Mandello, insulti razzisti alla partita. Il Comune ‘chiude’ il campo

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Ennesimi episodi fuori misura al campo sportivo a Mandello

Insulti razzisti ai giocatori. Il sindaco: “Ora basta, si gioca a porte chiuse”

MANDELLO – Che la situazione stesse degenerando era già evidente nelle scorse settimane, tanto che il Comune ha dovuto affiggere dei volantini per richiamare i frequentatori del campo sportivo all’educazione e al rispetto reciproco, ma evidentemente l’avviso non è stato colto: l’ennesimo sabato di inciviltà sugli spalti ha  spinto il Comune alla drastica decisione di chiudere al pubblico l’impianto sportivo.

“La scorsa settimana abbiamo visto un tifo da ultrà fuori misura, con un petardo scoppiato e uno spettatore che si è fatto male ad un braccio a causa di un sasso – spiega il sindaco Riccardo Fasoli – allora abbiamo deciso di mettere i cartelli. Ieri, sabato, durante una partita delle giovanili, sono partiti degli insulti razziali da parte di alcuni genitori all’indirizzo di ragazzi di colore in campo. La misura è colma”.

Agli insulti sarebbe seguita della tensione sugli spalti e una chiamata ha avvisato i carabinieri che sono arrivati con una pattuglia. Oggi era in programma la sfida tra due prime squadre delle stesse formazioni (Pol. Mandello-Zanetti) e anche per evitare il rischio di ulteriori tensioni tra le tifoserie, l’amministrazione comunale ha deciso di chiudere l’accesso al pubblico.

“Per colpa di qualcuno ci vanno di mezzo tutti? Ho già letto dei commenti di questo tipo, purtroppo sì – dice il sindaco – perché tutti devono metterci del loro perché queste cose non succedano, dai dirigenti sportivi ai genitori dei ragazzi”.