L’ipotesi investigativa predominante è quella di una lite di vicinato finita male
Sgomento il piccolo paese: “Era una bellissima persona, ha fatto tanto per la comunità”
ESINO LARIO – Una comunità – che conta poco più di 750 anime – attonita, quella di Esino Lario: l’omicidio di Pierluigi Beghetto, assessore in paese, assassinato questa mattina, domenica 21 aprile, ha sconvolto l’intero comune aggrappato ai piedi della Grigna.
Fra le ipotesi al vaglio delle forze dell’ordine, quella più accreditata è che ad attenderlo all’uscita della porta di casa per colpirlo, al fine di stordirlo, e poi accoltellarlo a morte sia stato un vicino di casa, con cui vi erano state delle liti per futili motivi. L’assassino, 60enne, sarebbe già stato fermato, ma per i carabinieri di Lecco, con il colonnello Teodoro Saggese e il magistrato Giulia Angeleri intervenuti sul luogo del delitto, tutte le ipotesi restano aperte.
Fuori dalla casa di Beghetto, nascosta fra l’intreccio delle viette ciottolate del centro storico, restano i nastri posti dalle forze dell’ordine. La salma è stata rimossa da poco. Questa mattina i soccorritori dell’ambulanza e dell’elicottero di Sondrio hanno tentato di salvare la vita all’uomo ma le coltellate inferte si sono rivelate troppo gravi e mortali.
Beghetto, apicoltore appassionato e titolare dell’azienda agricola Ape Montana, era residente a Usmate, dove vivono la moglie e i due figli di 17 e 24 anni. E’ stato il sindaco di Esino, Pietro Pensa, ad avvisare la famiglia del suo assessore, prima di precipitarsi in paese.
“Beghetto era una bellissima persona, ha fatto tanto per Esino – racconta una donna residente a pochi metri dal luogo dell’omicidio – conoscevo anche la moglie, mi dispiace molto. Nell’orario in cui è avvenuto il fatto ero fuori casa, perciò non ho sentito proprio nulla”.