I sindaci di Imbersago e Robbiate hanno emesso ordinanze di divieto di circolazione lungo l’alzaia
“Pericolo di ulteriori distacchi”, si legge nel documento del municipio
IMBERSAGO/PADERNO/ROBBIATE – Il sindaco Fabio Vergani ha siglato le ordinanze urgenti di prima mattina, dopo i sopralluoghi per verificare i danni causati nel suo comune dal temporale che per tutta la notte si è abbattuto sul Lecchese.
Alberi spezzati dal vento e riversi a sbarrare la carreggiata, crolli di materiale roccioso e fiumi di terra a bloccare caditoie e a rendere impossibile la circolazione in sicurezza. L’alzaia dell’Adda – che costeggia il fiume – via Pisciola, nel tratto fra il civico 7 e l’intersezione con via Schuster, e via Donatori di Sangue – in zona traghetto – sono interdette a pedoni e auto, fino a nuovo ordine.
“Piante e terra si sono accumulati sulla piattaforma stradale interrompendo la viabilità – si legge nei documenti comunali – generando la minaccia di ulteriori distacchi”. Ma sono le fotografie e i video – condivisi dallo stesso primo cittadino – a restituire la pericolosità della situazione.
A ruota anche il municipio di Robbiate ha emesso ordinanza di divieto della circolazione – a pedoni e veicoli – sul tratto di alzaia nel territorio comunale.
Una frana isola il ristoro Stallazzo
Il ristoro Stallazzo, che sorge sull’alzaia all’interno del Parco Adda Nord, è isolato a causa di uno smottamento. “Stanno intervenendo gli operai di Edison con dei mezzi da cantiere per “riempire” lo smottamento, serviranno almeno un paio di giorni di lavoro – spiega Luigi Gasperini, presidente della cooperativa Solleva che gestisce la struttura -. Ho parlato con il sindaco e il vicesindaco di Paderno, hanno inviato sul posto la Protezione Civile e i tecnici. La frana a una prima vista appare abbastanza importante”.
“Paghiamo forse decenni di disattenzione – continua Gasperini – nei quali i boschi sono stati trascurati. Se poi si aggiunge l’effetto del cambiamento climatico, ecco nascere la miscela esplosiva. Domani lo Stallazzo sarà comunque aperto, scenderemo a fatica a piedi da Porto d’Adda. Non vogliamo perdere l’occasione per una testimonianza di attenzione al territorio”.

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