La Valletta piange il prof. Alfonso Iorio: “Un artista vero, senza etichette”

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Alfonso Iorio
Alfonso Iorio in una fotografia scattata nel 2013 dall'amico Sandro Maggioni

Alfonso Iorio ha insegnato per più di 30 anni alle scuole medie de La Valletta

Artista a tutto tondo, ha prodotto moltissime opere d’arte, mai esposte in pubblico: “Si è sempre accontentato di essere visto solo dalle persone care, ma ora vorremmo organizzare una mostra alla memoria”

 

LA VALLETTA – Ha insegnato, per più di 30 anni, alle scuole medie dell’istituto comprensivo Pointinger trasmettendo a generazioni di studenti l’amore e la passione per l’arte. E’ grande il cordoglio per la scomparsa del professor Alfonso Iorio, morto il giorno di Santo Stefano all’età di 79 anni.

Originario della provincia di Salerno, dove aveva frequentato la scuola d’arte, Iorio era arrivato nell’allora Comune di Perego all’inizio degli anni Settanta, trovando subito lavoro come docente alle scuole medie di Rovagnate. Una professione svolta con impegno e dedizione diventata subito una passione, per la capacità, innata e spiccata, di entrare in sintonia con i propri studenti, spronandoli a dare sempre il meglio. Artista a tutto tondo, capace di spaziare dal disegno alla pittura alla scultura, Iorio riusciva a motivare anche chi, in classe, non si sentiva per niente portato a esprimersi con il disegno a mano libera mettendo ciascuno a proprio agio.

“Era portato per l’insegnamento e raccontava spesso di aver insegnato a generazioni diverse incontrando prima i padri e poi i figli” racconta la figlia Raffaella insieme alla madre Carmela e ai fratelli Genny e Dario. A scuola non si fermava a una semplice lezione frontale, ma coinvolgeva gli alunni in progetti di scultura in legno, mosaico, lavorazione dell’argilla e pittura a olio per dare la possibilità di confrontarsi con le diverse forme espressive che l’arte permette.

Alfonso Iorio con la moglie

Impossibile non conoscerlo in paese anche per l’impegno, promosso insieme all’associazione Pelagus, per l’allestimento del presepe che ogni Natale, dagli anni Novanta, illumina la collina di Perego. “Mio padre aveva realizzato le matrici dei diversi personaggi che compongono la Natività. Insieme ad altri volontari aveva poi dipinto e saldato ogni parte del presepe, apprezzato anche fuori paese”.

Una veduta di Perego realizzata da Iorio negli anni Ottanta

In pensione da diversi anni, Iorio aveva continuato a coltivare la passione per l’arte, realizzando disegni, quadri e sculture, molte delle quali sono state fotografate dall’indimenticato fotografo Sandro Maggioni, scomparso qualche anno fa. “Per un certo periodo aveva anche utilizzato un locale della parrocchia come laboratorio, dopodiché aveva trasferito lo studio in casa. E’ stato un vero artista, senza etichette, sempre in ricerca e sempre al lavoro. Un artista rarissimo perché umile: si è sempre accontentato di essere visto solo dalle persone care, gli bastava il riconoscimento dei tuoi affetti. La gloria più grande era regalare stupore a chi entrava in contatto con lui, dimostrandoci con l’esempio che esiste la generosità senza calcolo e senza nessun pregiudizio”.

Un disegno di piccole dimensioni realizzato negli anni Duemila

Nonostante la copiosissima produzione, Iorio non ha mai esposto in una mostra: “Conserviamo in casa tantissimi disegni, quadri e altre opere. E vorremmo ora esporle noi in sua memoria”.

 

Il funerale è stato celebrato il 27 dicembre al Santuario di San Francesco e Sant’Antonio a Cava dei Tirreni, paese d’origine di Iorio, dove la famiglia si trovava in vacanza. “In questi giorni tantissime persone ci stanno contattando per esprimerci la vicinanza e sottolinearci quanto papà fosse benvoluto e buono. Lo sapevamo già, ma sentirselo ricordare ci rincuora tantissimo”.

 

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