E’ successo nella notte tra domenica e lunedì ai danni di due attività presenti nel centro commerciale Le Marasche
Furto anche all’Istituto professionale Clerici: i ladri sono scappati rubando generi alimentari e due computer
OSNAGO – Sono entrati dal retro e, indisturbati, hanno tagliato con il flessibile prima la cassaforte contenuta in un negozio, poi quella presente nell’esercizio commerciale vicino. E’ successo nella notte tra domenica e lunedì 14 giugno all’interno del parco commerciale Le Marasche, operativo da qualche mese ai lati della provinciale 342 al confine tra Osnago e Cernusco.
Ad accorgersi del furto, sono stati i dipendenti delle due attività commerciali (Maxi Zoo e Risparmio Casa) quando, lunedì mattina, al momento di prendere servizio, hanno trovato entrambi i magazzini confinanti e comunicanti sottosopra. Sono bastati pochi istanti per rendersi conto che qualcuno aveva fatto incursione all’interno, andando a colpo sicuro sulle cassaforti. I ladri hanno infatti tagliato con il flessibile gli sportelli dei due depositi di sicurezza prelevando il denaro contenuto e lasciando poi tutto intorno sottosopra.
Non solo, hanno perfino rubato la macchinetta del caffè all’interno di uno dei due negozi, dandosi poi alla fuga. Il colpo è stato messo a segno in piena notte ed è probabile che ad agire sia stata una banda specializzata in questo tipo di furti. Sul caso stanno indagando i carabinieri della compagnia di Merate, intervenuti lunedì sul posto per raccogliere la denuncia dei derubati. La speranza è che dalle immagini registrate dagli impianti di videosorveglianza presenti in zona possano risultare elementi utili per le indagini.
Sempre nella notte tra domenica e lunedì i ladri sono entrati in azione anche a Merate prendendo di mira l’istituto professionale Clerici. Sembrerebbe che in questo caso l’incursione sia avvenuta dall’alto, approfittando delle scale di sicurezza esterne. Una volta dentro e scassinate le porte, i ladri si sarebbero diretti all’interno delle aule rubando anche robot da cucina e generi alimentari presenti nella cucina, poi abbandonati nella fuga nella vicina area Cazzaniga. Risultano invece proprio prelevati due computer che erano presenti nel laboratorio informatico.