Rabbia e indignazione dopo l’ennesimo furto ai danni della cooperativa Solleva: sabato la giornata dello sdegno
Gasparini: “Tutta l’alzaia dell’Adda merita maggiore sicurezza. Per questo ho invitato tutti a parlarne”
PADERNO D’ADDA – “Non è solo per il quinto furto subito in sei mesi. E’ anche, più in generale, per parlare delle condizioni di sicurezza, o meglio sarebbe dire di insicurezza, in cui si trova tutta l’alzaia del fiume Adda”.
Sono queste le argomentazioni illustrate da Luigi Gasparini, presidente della cooperativa sociale Solleva, per spiegare le ragioni della giornata dello sdegno popolare in programma sabato 13 luglio, al ristoro Stallazzo, gestito dalla cooperativa da circa tre anni. Nella notte tra sabato e domenica scorsi, il punto ristoro è stato visitato dai ladri per la quinta volta in sei mesi. Un episodio, l’ennesimo, al confine tra furto e vandalismi ai danni di una cooperativa che opera nel settore sociale, che ha fatto traboccare la classica goccia dal vaso.
Un incontro con tutte le autorità
Tanto che Gasparini ha preso carta e penna per scrivere al Parco Adda Nord, al Consorzio Villoresi, ai sindaci dei Comuni di Lecco, Pescate, Garlate, Olginate, Airuno, Brivio, Calco, Imbersago, Robbiate, Paderno d’Adda, Cornate d’Adda, Trezzo sull’Adda, Vaprio d’Adda, Cassano d’Adda e Trucazzano e mettere nero su bianco la sua rabbia e indignazione. “La situazione che si è creata è diventata inaccettabile, insostenibile e richiede risposte autorevoli e forti dalle autorità preposte e dai cittadini. Senza l’adozione di provvedimenti mirati diventa difficile assicurare un proseguo alla gestione ordinaria delle attività. Solo lo sdegno popolare, profondo e partecipato può scuotere gli animi e favorire l’elaborazione di strategie adeguate”.
Per Gasparini il primo passo da compiere sarebbe quello di dotare la zona di telecamere per monitorare le entrate e le uscite. “La mancanza di sicurezza non riguarda solo lo Stallazzo, ma l’intera alzaia. Ci sono anche gli argini da mettere in sicurezza per garantire il transito libero e sicuro di escursionisti e ciclisti. Sono anni che aspettiamo la posa dei defibrillatori. Per non parlare delle tante buche presenti”. Per Gasparini, insomma, è arrivato il momento di fare tesoro di queste brutte esperienze per guardare avanti con rinnovata fiducia: “L’incontro di sabato vuole essere un’occasione per dar vita ad uno spazio di incontro tra autorità e cittadini per dire no alla violenza, affermare i valori del bello, della sana e civile convivenza, della solidarietà sociale”.
Sciopero dalle 10 alle 12
Dalle 10 alle 12 di sabato la cooperativa interromperà tutte le attività per parlare di quello che è successo e di come poterne uscire. Uno sciopero che partendo dallo sdegno vuole provare a costruire un nuovo percorso. L’invito a partecipare è esteso, oltre che ai politici e agli amministratori, anche alle Pro Loco e a tutte le associazioni che operano nel territorio dell’Adda, a tutti gli Amici dello Stallazzo e del nostro grande fiume.