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MILANO – 16 anni e 6 mesi per Mario Trovato, 11 per Antonino Romeo, Massimo Nasatti, Antonello Redaelli e Saverio Lilliu. Queste alcune delle pesanti richieste formulate dal pubblico ministero al termine della requisitoria nell’ambito del processo di Appello per l’inchiesta “Metastasi”.
L’udienza si è svolta quest’oggi, lunedì, presso il Tribunale di Milano, a un anno e poco più di due mesi dalla sentenza di primo grado emessa dal giudice del foro lecchese Enrico Manzi dove Mario Trovato era stato condannato per associazione mafiosa a 12 anni e 6 mesi. Lo stesso capo di imputazione, associazione mafiosa, era stato contestato a Redaelli, Nasatti e Romeo, a cui erano state irrogate pene rispettivamente di 10 e 8 anni. Assolto dall’associazione mafiosa era stato invece Saverio Lilliu, condannato a soli 2 anni. Il pm oggi per lui ne ha chiesti 11.
Un aumento della pena è stato richiesto anche per l’ex sindaco di Valmadrera Marco Rusconi: il collegio giudicante lecchese aveva escluso la corruzione, condannando Rusconi a soli 2 anni per turbativa d’asta, mentre lunedì il pm milanese ha riformato il capo d’imputazione, chiedendo 3 anni e 6 mesi per l’ex primo cittadino.
“Ce lo aspettavamo, oggi in Aula non c’è stato alcun colpo di scena – è stato il commento dell’avvocato Marcello Perillo, difensore di Mario Trovato – il pm ha fatto un resoconto preciso e puntuale, ribadendo cose che già sapevamo. Non siamo preoccupati, andiamo avanti per la nostra strada”.
Ottimista anche Enrico Giarda, avvocato difensore di Marco Rusconi: “Il pm ha si chiesto una condanna anche per corruzione, ma ha escluso l’aggravante dell’agevolazione mafiosa, per la quale il pm Albertini aveva chiesto l’atto d’appello. Questo è significativo, siamo determinati a dimostrare l’estraneità della condotta del mio assistito per entrambi i capi di imputazione”.
La sentenza definitiva d’appello potrebbe essere emessa entro fine mese, dopo le requisitorie degli avvocati difensori.
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