
MILANO – La scorsa udienza si era conclusa con il Gip del Tribunale di Milano Roberto Arnaldi che aveva chiesto sedici anni di carcere per l’ex consigliere comunale Ernesto Palermo e dieci anni per i suoi coimputati Alessandro Nania e Claudio Bongarzone, i tre dei dieci soggetti coinvolti nella nota inchiesta “Metastasi” che per il procedimento penale a loro carico avevano scelto il rito abbreviato.
L’udienza odierna tenutasi presso la VI sezione penale del Tribunale di Milano ha visto protagonista la difesa di Palermo, costituita dagli avvocati Vincenzo Belvedere e Armando Veneto. I due penalisti nella loro arringa hanno quindi escluso l’appartenenza, sostenuta dagli inquirenti, del loro assistito all’organizzazione criminale facente capo al presunto boss Mario Trovato. Diversi i capi di accusa che pendono su Ernesto Palermo e i suoi coimputati tra cui turbativa d’asta, corruzione, estorsione.
Terminata la relazione della difesa il Gip Arnaldi ha quindi rinviato l’udienza il prossimo 2 aprile, data in cui dovrebbe essere emessa la sentenza finale.

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