Indagini serrate dei carabinieri del comando provinciale di Lecco per dare un’identità al cadavere rinvenuto a Villa Ciardi
Si parte dalla scritta incisa sull’anello rinvenuto sul pollice destro del cadavere
BARZAGO – Si parte da una scritta. Quella scolpita all’interno dell’anello di metallo rinvenuto sul pollice della mano destra dell’uomo trovato cadavere questa mattina, martedì, all’interno di Villa Ciardi. C’è scritto “Melissa 19 aprile 2015”. Un nome e una data che rappresentano una traccia preziosissima per gli inquirenti impegnati ora a dare un volto a un cadavere per ora senza identità.
Dai primi accertamenti esterni effettuati dall’anatomopatologo Paolo Tricomi, giunto questa mattina in via Como a Barzago, a pochi passi dal confine con Garbagnate Monastero, si tratterebbe di un uomo morto da diversi mesi. Talmente tanti da rendere difficile la sua identificazione, l’attribuzione di un’età e anche i motivi della morte. Questioni su cui dovrà fare luce, nei prossimi giorni, l’autopsia che il pubblico ministero ha affidato proprio a Tricomi. Per ora a parlare è solo il luogo in cui l’uomo è stato trovato riverso su un letto di una delle camere dell’ex albergo e quell’anello che potrebbe contribuire a mettere luce in una vicenda contraddistinta da molti punti oscuri.
I carabinieri del Comando provinciale di Lecco, giunti sul posto stamattina intorno alle 11 dopo una segnalazione, stanno valutando tutte le ipotesi e seguendo tutte le piste per cercare di fare luce su questo giallo.
Locale molto in voga fino agli anni Duemila per battesimi, matrimoni e ricevimenti, Villa Ciardi è un compendio immobiliare molto vasto, in vendita all’asta dal 2016. Dotato di un’ampia area verde, è diventato in questi anni meta di senzatetto e sbandati che qui hanno provato a rifugiarsi sfruttando la posizione difilata rispetto al centro storico e vicina alla SS 36. Resta da capire chi ha lanciato questa mattina l’allarme permettendo così ai carabinieri di effettuare la macabra scoperta di un cadavere ancora senza volto.