Folgorato mentre lavorava ad una cabina elettrica, la vittima abitava ad Oggiono
La UIL Lario: “Non esiste fatalità sul lavoro, necessario mettere tutti nelle condizioni di lavorare in sicurezza”
ANNONE / OGGIONO – Comunità in lutto a Oggiono per la morte di Enrico Pedretti, il tecnico 51enne morto folgorato mentre stava operando nei pressi di una cabina elettrica esterna ad un’azienda di Annone Brianza.
L’uomo era dipendente della Cs Elettric Impianti di La Valletta Brianza ed era conosciuto a Oggiono per il suo impegno sportivo nel mondo del volley locale. Non era sposato e aveva perso entrambi i genitori, la madre alcuni anni fa e nel dicembre del 2020 il padre Giuseppe a causa del Covid.
“Era una persona bravissima, molto a modo – lo ricorda il sindaco Chiara Narciso – lo si vedeva spesso in paese e in particolare all’oratorio a cui era legato, collaborando con le squadre della pallavolo. E’ una notizia che ha colpito tutti e lascia attoniti che, ancora oggi, si possa morire così sul lavoro”.
Pensa lo stesso la Uil del Lario che, esprimendo il proprio cordoglio, in una nota ha rimarcato come, anche quest’ultimo episodio, “ripropone drammaticamente all’attenzione il tema della sicurezza nei luoghi di lavoro”.
“Non esistono fatalità quando avvengono morti sul lavoro – sottolinea il sindacato – ed è fondamentale un impegno concreto da parte di Tutti affinché la sicurezza sul lavoro continui a essere una priorità per il Paese. Bisogna mettere, sempre, ogni lavoratore nelle condizioni di operare in totale sicurezza e con i dispositivi di protezione più idonei e all’avanguardia. Bisogna rafforzare il fronte ispettivo, incrementando il numero dei controlli e i servizi sia in capo alle ATS che agli Ispettorati del Lavoro, istituire una task force sulla salute e sicurezza sui luoghi di lavoro”.