Ieri l’udienza preliminare per il crollo del Ponte di Annone Brianza
Un ingegnere patteggia, gli altri quattro indagati rinviati a giudizio
ANNONE / LECCO – Sono quattro le persone rinviate a giudizio per il processo sul crollo del Ponte di Annone che entrerà nel vivo il prossimo 11 settembre.
Ieri, nell’udienza preliminare che si è svolta nell’auditorium della Camera di Commercio di Lecco, sede scelta per garantire il distanziamento tra i partecipanti, uno dei cinque indagati ha deciso di patteggiare: si tratta dell’ing. Roberto Torresan, di Busto Arsizio, il tecnico che nel 2012 aveva redatto per Anas la perizia sul viadotto, uno studio che non avrebbe evidenziato criticità statiche della struttura.
L’uomo ha patteggiato una condanna a un anno e due mesi, con pena sospesa. Dovranno invece affrontare il processo l’ing. Angelo Valsecchi e l’ing. Andrea Sesana, rispettivamente dirigente e funzionario della Provincia di Lecco, l’ing. Giovanni Salvatore di Anas e Silvia Garbelli, funzionario della Provincia di Bergamo. L’accusa è rappresentata dal sostituto procuratore Andrea Figoni affiancato ieri in aula dal procuratore capo Antonio Chiappani.
Era il pomeriggio del 28 ottobre 2016 quando il viadotto tra Annone Brianza e Suello crollò disastrosamente sulla sottostante Statale 36 e sull’Audi bianca su cui viaggiava Claudio Bertini, 65enne di Civate, unica vittima di quella tragedia. Altre sei persone rimasero ferite.