Una siepe troppo alta offriva riparo agli spacciatori di droga
I Comuni di Garbagnate, Barzago e Bulciago la fanno tagliare
BARZAGO – Alcuni boschi della Brianza sono ormai da tempo diventati il crocevia dello smercio di droga nel lecchese, ma in questo caso era sufficiente una siepe ad offrire agli spacciatori il sufficiente riparo per gestire indisturbati i propri “affari”.
Siamo lungo via Como, al confine tra Barzago, Garbagnate Monastero e Bulciago, a ridosso di boschi, campi coltivati e sentieri a nord del parco agricolo della Valletta. In zona non ci sono edifici, se non il complesso dell’ ex ristorante hotel La Villa Ciardi, chiuso e abbandonato da anni.
“La siepe cresciuta oltre 2 metri, fuori controllo, oltre che sporgere sulla carreggiata e creare difficoltà alla viabilità, era divenuta luogo ideale dove nascondersi da parte degli spacciatori che da tempo frequentano la zona. Nella siepe stessa sono state ricavate delle nicchie, tagliando alcune parti, per permettere al delinquente di entrare ed uscire dal ‘muro di vegetazione’ in breve tempo, nonché di sbucare in strada nel momento preciso del passaggio in auto del compratore, giunto all’appuntamento” e in caso di arrivo delle forze dell’ordine era facile per i pusher fare perdere le loro tracce nei vicini boschi.
A raccontarlo sono i sindaci dei tre comuni, Mirko Ceroli (Barzago) Mauro Colombo (Garbagnate M.ro) e Luca Cattaneo (Bulciago) che nei giorni scorsi hanno chiesto ai proprietari del terreno di potare la siepe. L’intervento è stato eseguito la scorsa settimana.
“Il fenomeno dello spaccio è noto alle Forze dell’Ordine che monitorano la zona e stanno conducendo interventi e indagini. Dopo la pausa forzata del lockdown, anche questa attività è purtroppo ripresa – spiegano i sindaci”
L’appello ai cittadini: segnalate
“Ai cittadini che assistono in diretta alla vendita lungo la strada – aggiungono i sindaci – diciamo di prendere nota di targhe e descrizioni e riferire ai Carabinieri di Cremella o Costamasnaga: ogni informazione sarà utile per la lotta allo spaccio”.
La potatura della siepe è solo una prima azione, assicurano: i tre comuni, “con il supporto delle associazioni di volontariato, intendono organizzare nei prossimi mesi un intervento congiunto di manutenzione dei sentieri, dei boschi e raccolta rifiuti abbandonati lungo la strada e l’area boscata che unisce i 3 territori. Vogliamo riprenderci i nostri spazi – concludono i sindaci – e ripristinare l’uso sicuro dei nostri sentieri e boschi”.