PASTURO – Una chiesa gremita ed un addio commosso, quello della comunità di Pasturo per Gabriele Orlandi Arrigoni, ex vice presidente ed atleta del Team Pasturo ASD, che ha perso la vita lo scorso 22 novembre in un tragico incidente stradale mentre era in sella alla sua due ruote.
Ad accogliere il feretro dell’ uomo, appena 38enne, un lungo applauso ed il canto Signore delle Cime. “E’ il tempo del silenzio – ha esordito durante l’omelia il parroco – per far tacere le chiacchiere fastidiose e inconcludenti e i tanti convenevoli formali, silenzio come la più vera forma d’affetto”.
“I soccorritori hanno a lungo tentato di rianimare Gabriele, li ringraziamo di cuore, anche Gabriele sognava di essere fra loro – ha continuato il parroco di fronte all’assemblea nella chiesa parrocchiale che non è riuscita a contenere tutti i partecipante all’ultimo saluto – ma quando gli sforzi umani si sono arresi, Dio ha alitato il soffio della vita”. Poi l’appello alla moglie, Debora Benedetti, anche lei sky runner: “Era una gioia incontrarvi sui sentieri di montagna, correvate liberi come stambecchi, ma quando vi incrociavo vi fermavate con il più bel sorriso, per voi le persone sono sempre venute prima dei risultati agonistici, il Signore non vi ha concesso la gioia di un figlio, ma i vostri cuori non si sono chiusi, anzi i ragazzi qui davanti ne sono la dimostrazione” ha detto, riferendosi ai tanti ragazzi del team Pasturo.
Nel corso dell’omelia, poi, una preghiera per il 12enne che viaggiava sulla moto con Gabriele Orlandi Arrigoni, le cui condizioni rimangono critiche presso l’Ospedale di Bergamo dove è ricoverato; “dai resisti sei un ragazzo forte, facciamo tutti il tifo per te” ha concluso il sacerdote.
“Già dal primo incontro sei riuscito a farmi sentire a casa, nel 2014 il 28 febbraio abbiamo costituito l’associazione dilettantistica team Pasturo, sei stato il mio vice presidente – è il saluto dell’amico e presidente dell’associazione Alberto Zaccagni, profondamente legato a Gabriele – hai detto subito sì all’idea della ZacUp, avevi un cuore grande, eri crapone quanto basta, ma sempre comunque pronto a metterti a disposizione. ‘Senza la passione la vita non è nulla’, la tua passione per cui oggi abbiamo qui tante divise verde e azzurro e tanti bambini che seguono le tue orme”.
“Ti ringraziamo per l’esempio che ci hai dato, continua a guardarci dall’alto e correre con noi” hanno poi aggiunto i ragazzi del team. Ai ricordi dei famigliari e degli amici di sempre si sono aggiunti anche quelli dei colleghi della Galperti dove il 33enne lavorava.
Un fiume di persone al termine della messa ha poi seguito il feretro in un lungo corteo.