Pianta velenosa al parco, bimbo finisce in Pronto Soccorso

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LECCO – E’ finito in Pronto Soccorso dopo aver ingerito la bacca di un Tasso, mentre giocava al parco giochi di via Carlo Pizzi, in centro città. Si è risolta fortunatamente per il meglio la disavventura che ha visto protagonisti una mamma il suo bimbo di appena 16 mesi. Sabato pomeriggio i due si trovavano al parco giochi, poco distante dalla scuola elementare De Amicis, quando il piccolo ha messo in bocca una bacca rossa, velenosa come scoperto poi.

Le bacche di Tasso per terra nel parchetto di Via Carlo Pizzi

 

“Non è la prima volta che ci rechiamo in quel parco giochi – ha raccontato la mamma – il mio bimbo stava giocando vicino allo scivolo quando improvvisamente ha raccolto una bacca da terra e l’ha messa in bocca. La bacca era caduta dalla pianta di Taxus Baccata (Tasso), come indicato dal cartello esposto sulla corteccia. Su due piedi non mi sono preoccupata, poi quando sono tornata a casa ho raccontato a mio marito l’accaduto, abbiamo cercato in internet notizie sulla pianta e abbiamo scoperto che le bacche del Tasso sono velenose. Subito abbiamo telefonato al Centro Antiveleni dell’Ospedale Niguarda di Milano, abbiamo spiegato cos’è successo alla dottoressa che, dopo aver confermato la pericolosità della pianta, ci ha consigliato di recarci subito al pronto soccorso pediatrico”.

Il seme velenoso della bacca del Taxus Baccata (Tasso)

 

Una volta giunti in ospedale, genitori e bimbo sono stati trattenuti in osservazione in attesa dell’espulsione del seme della bacca: “Ci hanno infatti spiegato che non è velenosa la bacca in sé ma il seme, soprattutto se masticato – ha proseguito la mamma – per fortuna il nostro piccolo l’ha solo ingerito. Gli è stato somministrato un gastroprotettore dopo di che è rimasto in osservazione per controllare l’insorgere di eventuali problemi cardiaci e neurologici che la tossina contenuta nel seme può provocare. Alla fine il seme è stato espulso e ieri sera intorno alle 21 ci hanno dimessi”.

La pianta di Tasso

 

Oggi la donna ha provveduto a segnalare l’accaduto agli  uffici comunali competenti: “Ci siamo spaventati, inutile negarlo, ma per fortuna è andato tutto bene. Quello che più ci preme ora è che si sappia che le bacche di quella pianta sono velenose, quindi è bene che i genitori tengano sotto controllo i figli mentre giocano. Fa specie che in un parco giochi molto frequentato in città, per giunta vicino a una scuola e a un asilo, ci sia una pianta del genere, potenzialmente pericolosa. Non chiedo che venga tolta, immagino non si possa, però quanto meno che le persone siano informate sul rischio che l’ingestione delle bacche può provocare” ha concluso la mamma.