Precipita col parapendio, s’incastra tra i rami sopra il cimitero: salvo

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LECCO – Stava girando il fieno nei prati sopra l’abitato di Laorca quando ha sentito un forte rumore tra i rami delle piante vicine, alzato lo sguardo e visto di cosa si trattava è rimasto di stucco. Un parapendista in difficoltà era atterrato in malo modo, incastrando la vela sugli alberi e finendo poi tra i rovi a pochi metri dall’inizio della bastionata che piomba a picco sul cimitero di Laorca.

 

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Pollice alzato per il parapendista dopo l’atterraggio d’emergenza

 

“Gli sono subito andato incontro per vedere le sue condizioni – racconta Giulio Redaelli – stava bene, ma se fosse atterrato due metri oltre rispetto al punto in cui si è fermato sarebbe rimasto appeso nel vuoto sulla bastionata delle grotte che sovrastano il cimitero. A quel punto gli ho dato una mano per liberarsi e poi per liberare la vela. Forse sarebbe esagerato parlare di miracolato, ma sicuramente gli è andata di lusso”.

 

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Lo sfortunato parapendista, residente a Zogno (Bergamo) era decollato ieri, sabato, con un amico dalla bergamasca e dopo aver sorvolato il Resegone stava per dirigersi verso il Cornizzolo quando ha perso quota. Capita la situazione ha lanciando l’allarme per segnalare che stava precipitando, tentando poi un atterraggio d’emergenza nel prato sottostante, quello in cui Redaelli stava appunto girando il fieno. Una manovra purtroppo riuscita solo in parte, ma che ha permesso  allo sportivo di evitare il peggio.

“Gli è andata davvero bene – conclude Redaelli – visto dove si è fermato e cosa c’era poco oltre avrebbe potuto finire in un modo ben peggiore”.