LECCO – Ancora furti alla Coin prontamente sventati dalla security in stretta collaborazione con gli agenti della Polizia. A finire nei guai tre sudamericani: due donne e un uomo.
Le manette sono scattate ai polsi di Noemi Marizol Illanes Rivero, boliviana, classe 1991 per il reato di furto aggravato, mentre sono stati denunciati per furto aggravato in concorso l’amica peruviana A. M. J. L., classe 1987 e il marito P. N. F. E., nato in Ecuador, classe 1984. Per Illanes Rivero, processata questa mattina con rito direttissimo presso il Tribunale di Lecco, la condanna a suo carico è di 2 mesi e 20 giorni di reclusione, 120 euro di multa e il divieto di dimora in provincia di Lecco.
Il blitz è scattato ieri, mercoledì, alle 15.45 circa quando la Squadra Volante della Questura è giunta alla negozio di via Roma per una segnalazione di furto. Infatti, poco prima dell’arrivo degli agenti, due donne erano state notate dall’addetto alla sorveglianza due donne di origine sudamericana che si aggiravano con fare sospetto nel reparto di profumeria. E’ stato a quel punto che l’addetto alla sicurezza le ha seguite notando che una delle due prelevava un profumo strappando l’etichetta antitaccheggio nascondendo il prodotto nella borsa. Stessa cosa per un campione di profumo finito anch’esso nella borsa della donna, mentre l’amica la copriva.
Quando le due ragazze stavano per uscire dal negozio, l’addetto alla sicurezza le ha fermate e proprio in quel momento stavano sopraggiungendo due poliziotti. A quel punto le due donne hanno ammesso le proprie colpe riconsegnando la merce rubata del valore di circa 200 euro.
Il vigilante ha poi raccontato ai due agenti di aver in compagnia delle due donne prima che facessero ingresso alla Coin due uomini uno dei quali aveva un bambino in braccio mentre spingeva un passeggino. Al fine di accertare un eventuale concorso di reato di furto i poliziotti della Volante si sono messi alla ricerca dei presunti complici rintracciando l’uomo con il passeggino in prossimità della stazione ferroviaria di Lecco.
Visto l’atteggiamento reticente del giovane e pensando che all’interno del passeggino vi fosse merce occultata, gli agenti hanno provveduto a effettuare una perquisizione scoperto che, all’interno, nascosta sotto il porta oggetti e avvolta da un maglioncino nero, c’era una borsa schermata utile per eludere i sistemi antitaccheggio all’interno della quale c’erano dei capi di abbigliamento, risultati poi provento di un precedente furto messo a segno al centro commerciale Bennet per un valore di circa 350 euro. E’ a qual punto che è stato fatto scattare l’arresto e le due denunce.

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