MANDELLO – “Sono molto dispiaciuto per quanto accaduto. E’ stato un attimo, c’è stato un diverbio tra me e quel ragazzo, poi degenerato. Io l’ho colpito, ma adesso vorrei soltanto che tutto si risolvesse per il meglio. Spero che Ilean guarisca presto e che questa brutta storia possa venire dimenticata”.
Giuseppe Saldano, 73 anni, residente a Mandello in via Cesare Battisti 1/A, è molto scosso. L’episodio di ieri, giovedì 17 luglio, accaduto proprio all’esterno della sua abitazione (dove il ventiduenne milanese Ilean Merlo aveva parcheggiato l’auto in attesa del nonno che era entrato nel vicino negozio di fiori) e sfociato nell’accoltellamento del giovane lo ha particolarmente provato. E ha lasciato il segno anche sul suo stato d’animo.
“Non so come sia potuto accadere – ha ripetuto il pensionato all’avvocato Tatiana Balbiani, suo legale difensore – ma adesso ciò che conta è che tutto si risolva per il meglio”.
“Il mio assistito è molto provato – conferma l’avvocato Balbiani – e il sentimento da lui manifestato nei confronti del giovane milanese assolutamente sincero. Saldano è realmente dispiaciuto per ciò che è accaduto. Ripete che quel diverbio è degenerato in pochi minuti e ora il suo primo pensiero è per quel ragazzo, il cui decorso operatorio procede fortunatamente nel migliore dei modi”.
Il settantatreenne mandellese, per il quale la Procura della Repubblica di Lecco ha formulato l’accusa di lesioni aggravate, rimarrà agli arresti domiciliari fino al processo, che dopo il rinvio di oggi chiesto e ottenuto dalla difesa sarà celebrato con ogni probabilità nei primi giorni della settimana prossima.
Pubblico ministero titolare del fascicolo è il sostituto procuratore Cinzia Citterio, mentre il giudice chiamato a occuparsi del caso è Gian Marco De Vincenzi.
Ad oggi la famiglia di Ilean Merlo non si è costituita parte civile.