BARZANO’- Un’intera comunità si è stretta, nel pomeriggio di venerdì, intorno alla famiglia di Claudio Cappelli, l’imprenditore tessile, residente a Barzanò con la moglie Valeria Beretta, figlia del patron della nota azienda di salumi, rimasto tragicamente ucciso, con altri 8 italiani, nell’attacco terroristico, rivendicato dall’Isis, nella notte di venerdì 1° luglio, a Dacca, in Bangladesh.
“Siamo stati posti ancora una volta di fronte al mistero del male, ne usciamo sgomenti, come è possibile che si giunga a covare tanto odio da trucidare violentemente degli uomini e spezzare i loro legami famigliari e sociali? Non c’è giustificazione per un male così orrendo”, queste le parole, che hanno dato inizio alle celebrazioni, del Cardinale e Arcivescovo Angelo Scola affidate, in una lettera, al parroco di Barzanò, Don Giuseppe Scattolin che ha concelebrato il funerale con il Vicario Episcopale Mons. Maurizio Frolla, Don Alberto Sacchi e Don Ivano Colombo.
La bara è stata accompagnata da un folto corteo dalla sede dell’azienda Beretta fino alla Chiesa di San Vito, oltre cinquecento, le persone che hanno voluto essere presenti per ultimo saluto a Claudio. Le celebrazioni erano già iniziate nella tarda serata di ieri con il rientro della salma e la veglia di preghiera; “Claudio è ritornato a casa sua, nel suo paese, è giunto nella notte e ha trovato la strada punteggiata di lumini accesi che, nell’annuncio cristiano, significano che per quanto possa essere profonda, la notte, può essere vinta dalla luce, ieri è stata una processione, l’abbiamo salutato abbiamo consolato i parenti”, così Don Giuseppe Scattolin durante l’omelia.
L’uomo, imprenditore tessile, si trovava nella capitale asiatica per lavoro quando è stato torturato e ucciso, con altre 20 persone, dalla furia del gruppo armato che ha gettato nel terrore da prima il Nord e Centrafrica, per allargarsi all’Oriente e ai maggiori stati Europei. “Claudio con il suo sorriso e la sua gioia, che lo contraddistingueva, vi sta abbracciando e vi dice: < io sono stato immerso nella morte di Cristo, io vi amo, vi ricordo, non vi lascio sole > – queste le parole di conforto che il parroco ha rivolto alla moglie Valeria Beretta e alla piccola Stella, la figlia – sono nove gli italiani uccisi, siamo un popolo che ha nel profondo del proprio essere la cristianità tanto da generare dei martiri”.
Vittore Beretta, patron dell’azienda di salumi, ha voluto ringraziare i parroci, le istituzioni, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e il Presidente del Consiglio Matteo Renzi, che hanno inviato due corone di fiori, l’unità di crisi del Ministero degli Esteri, la dottoressa Liliana Paccari, prefetto di Lecco, la dottoressa Giovanna Vilasi, prefetto di Monza, il questore di Lecco Gabriella Ioppolo, il sindaco di Barzanò Giancarlo Aldeghi, il comandante dei Carabinieri Rocco Italiano, gli organi dei Carabinieri, Polizia di Stato e Guardia di Finanza, le associazioni presenti al funerale, il console generale del Bangladesh a Milano Rezina Ahmed, tutta Barzanò e la Brianza “per l’affetto dimostrato in questi giorni di dolore e lutto”.
“Oggi Valeria e Stella hanno perso Claudio, un marito e papà meraviglioso – questo il messaggio di Vittore Beretta – una terribile disgrazia, ma cosa possiamo fare tutti noi per attenuare questo terribile dolore? Possiamo stringerci in un abbraccio forte di affetto e protezione su questa nostra nuova vedova e su questa bimba orfana, possiamo aiutarle a non sentirsi sole, se riusciremo a farlo con grande convinzione avremo compiuto una grande opera meritoria cristiana”.
Al termine della Messa il corteo ha accompagnato la famiglia di Claudio Cappelli al cimitero del paese per la sepoltura.