Malgrate: vittima dell’incendio, non ce l’ha fatta la donna ricoverata

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Soccorsa dopo il rogo nella sua abitazione a Malgrate

Piera Spreafico è deceduta in ospedale dopo giorni di ricovero

MALGRATE – Era stata tratta in salvo dall’appartamento in fiamme, trasportata d’urgenza in ospedale con l’elicottero per le ustioni sul corpo e con una grave intossicazione per il fumo respirato, destinazione il Sant’Anna di Como, poi il trasferimento all’ospedale Villa Scassi di Genova, centro specializzato per grandi ustionati (vedi l’articolo precedente): purtroppo però, a ormai dieci giorni da quel drammatico accaduto, Piera Spreafico non ce l’ha fatta.

La donna, 79 anni, è morta nella giornata di lunedì, in seguito al peggioramento delle sue condizioni, già critiche al suo arrivo nelle struttura sanitaria del capoluogo ligure. A Villa Scassi era stata ricoverata in rianimazione. Troppo gravi si sono rivelati i danni riportati ai polmoni.

A Malgrate, Piera era conosciuta per l’attività di lavanderia gestita fino a qualche anno fa con il marito Giacomo Ceruti, al pian terreno dello stesso edificio dove risiedeva.

Durante quel tragico mezzogiorno dell’Epifania, la palazzina era stata completamente evacuata con l’intervento dei pompieri che hanno soccorso diverse famiglie dai balconi, impossibilitate ad usare le scale del condominio a causa del fumo.

Sul posto si era mobilitato un grande dispiegamento di forze, tra soccorritori, pompieri, Polizia locale e diverse pattuglie di Carabinieri di Lecco e Valmadrera, con i militari della locale stazione tra i primi ad intervenire in supporto al lavoro dei Vigili del Fuoco.

Diverse le persone soccorse seppur in condizioni non gravi. Insieme a Piera, anche il marito Giacomo Ceruti è stato ricoverato per una seria intossicazione. E’ stato trasportato in ospedale a Lecco, poi al Niguarda di Milano dove resta ricoverato.