Dolore per la morte di Erminio Locatelli, riproduceva chiese in miniatura

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Erminio Locatelli morto all'età di 97 anni
Erminio Locatelli morto all'età di 97 anni

Molto apprezzato e conosciuto da tutti, si è spento all’età di 97 anni

L’artista valsassinese aveva creato un vero e proprio museo nella sua abitazione a Moggio

MOGGIO – La meraviglia dell’arte romanica “in miniatura”… grazie alla sua particolare passione Erminio Locatelli aveva dato vita a Moggio, in via per Cassina, a una collezione di oltre cinquanta opere in miniatura riprodotte nei minimi dettagli. E’ morto nelle scorse ore all’età di 97 anni Erminio Locatelli che aveva fatto della sua passione una vera e propria arte apprezzata da tanti valsassinesi e turisti.

Nella sua abitazione aveva allestito una vera e propria mostra permanente di chiese romaniche in miniatura realizzate in pietra. Una passione nata sin da ragazzo, che lo ha accompagnato per tutta la vita. Una delle sue prime opere fu una cascina, realizzata interamente con bastoncini di nocciolo: Cascina Coldognetta, che aveva comprato lui stesso anni fa e che oggi è un’azienda agricola e un apprezzato agriturismo gestito dal figlio Attilio.

La sua prima riproduzione in sasso di una chiesa romanica nel 1995, quando vide su una rivista il tempietto di San Fedelino a Novate Mezzola, in Valtellina. Da lì non ha più smesso e ha cominciato a girare con la sua macchina fotografica alla ricerca delle principali chiese romaniche delle nostre zone da riprodurre in pietra andando a raccoglierle personalmente le pietre adatte da tagliare e poi assemblare con grande pazienza e minuziosa precisione.

Erminio Locatelli di Moggio

E così ha trasformato la mansarda della sua casa di Moggio in un museo con oltre cinquanta opere esposte e catalogate: la Basilica di Sant’Abbondio a Como, San Pietro al Monte a Civate, San Pietro in Ortanella, Santa Maria Maddalena e San Giacomo ad Ossuccio, la chiesina di Santa Margherita a Casargo, la basilica di Agliate, e moltissime altre…

Nella mattinata di oggi, mercoledì 6 dicembre, sono stati celebrati i funerali del valsassinese. Con lui se ne va un pezzo di storia della valle, ma soprattutto un’arte unica che, grazie alla sua disponibilità e accoglienza, in tanti hanno potuto ammirare e apprezzare.