Le parole della madre: “Non devo lanciare appelli, se hanno un po’ di coscienza devono parlare”
Proseguono le indagini
PASTURO – Sono ancora in corso le ricerche dell’auto pirata che la mattina del 23 dicembre, a Nibionno, ha travolto e ucciso la giovane Ambra De Dionigi, 29enne di Pasturo, lasciandola esanime sul ciglio della strada, a margine della Statale 36.
Le immagini registrate dalle telecamere di video sorveglianza presenti in zona, messe a disposizione agli inquirenti, hanno ripreso un furgoncino di colore chiaro che, dopo l’investimento, è fuggito, senza fermarsi a prestare soccorso. Quando l’hanno trovata a terra, Ambra era sfigurata e non aveva con sé i documenti: ci è voluto un giorno e mezzo per risalire all’identità della giovane valsassinese.
“Non devo lanciare appelli, la coscienza ce l’abbiamo e se hanno un po’ di coscienza devono dire, devono parlare“. Queste le poche parole della madre della ragazza, Cinzia Baruffaldi, dichiarate nei giorni scorsi alla Rai, cercando di spiegare la presenza di Ambra lungo quella strada, lunedì mattina: “Era lì da amici, è uscita a fumarsi una sigaretta, ha fatto due passi a piedi e…”. Sarà l’autopsia a chiarire se Ambra sia morta sul colpo dopo l’impatto col mezzo o se avrebbe potuto essere salvata.
Le indagini per risalire all’autore dell’investimento proseguono.