Inaugurato a Palazzo Belgiojoso un innovativo percorso multisensoriale per non vedenti
“Progetto grandioso per una cultura sempre più accessibile a tutti dove nessuno si sente sminuito”
LECCO – Taglio del nastro oggi pomeriggio, venerdì, per il progetto “Please touch me – Ad occhi chiusi al museo”, un innovativo percorso multisensoriale, tra i pochissimi in Italia, nel polo museale di palazzo Belgiojoso a Lecco.
Il progetto, promosso dalla Cooperativa Eliante Onlus (capofila) con la collaborazione e il contributo del Comune di Lecco e il cofinanziamento di Fondazione Cariplo, dopo tre anni di studi, progettazioni e collaudi di prototipi con le associazioni degli utenti a cui sono destinati, si è concluso con la realizzazione di percorsi museali permanenti, per ipovedenti e non vedenti, nei tre musei: archeologico, storico e storia naturale.
Le istallazioni sono composte da postazioni multisensoriali e multimediali: didascalie vocali, schede tattili, fedeli riproduzioni di reperti da poter toccare con mano e apparati digitali. Elementi che, in realtà, offrono nuovi strumenti espositivi utili per tutti, offrendo la possibilità di avvicinarsi al patrimonio culturale, archeologico, storico e naturalistico dei nostri musei con modalità nuove, in grado di coinvolgere tutti i fruitori anche sul piano emozionale.
“Un’esperienza tra le poche, anzi pochissime in Italia – ha detto il sindaco di Lecco Mauro Gattinoni -. Spesso dimentichiamo che dove passa una carrozzina passa anche un passeggino, realizzare una città a misura di diversamente abile significa consegnare una città più fruibile per tutti. Questo museo segue esattamente la stessa logica regalando un’esperienza più divertente e attrattiva non solo per le persone diversamente abili”.
“Un progetto innovativo, uno dei pochi esempi in Italia, simbolo di una cultura inclusiva e aperta a tutti – ha detto il vice sindaco Simona Piazza -. Avviamo un percorso che speriamo in futuro possa coinvolgere anche Palazzo delle Paure e Villa Manzoni, questo è ciò che vogliamo per la nostra città e vogliamo sperimentarlo tutti insieme. Si tratta di una tappa, non di un traguardo: il museo deve diventare una porta aperta dove esce cultura e entrano i cittadini”.
Presenti per la soprintendenza Alice Sbriglio, mentre per la Fondazione Cariplo Carlo Maria Mozzanica che ha sottolineato come in questo caso la cultura si coniuga con la vicinanza al più debole non in maniera assistenzialistica ma in maniera promozionale.
“Un momento molto bello per noi e per la nostra associazione che è sempre in cerca di risposte all’accessibilità – ha detto Nicola Stilla, consigliere nazionale dell’Unione Italiana Ciechi -. L’iniziativa è utile anche alle persone normodotate che possono capire le esigenze delle persone con disabilità. Siamo insieme agli altri e con gli altri”.
A presentare il progetto Antonio Bossi e Michela Ruffa di Eliante Onlus: “L’esperienza sensoriale per noi è il pane quotidiano. Proprio dai musei dove noi facciamo didattica è scattata la molla che ci ha fatto immaginare un futuro di questi musei che potesse allargare la percezione di fruizione. Con questo progetto ci siamo messi in gioco provando e riprovando fino ad arrivare a questo risultato”.
45 segnalatori acustici per audiodescrizioni in italiano e inglese, 20 postazioni tattili (con riproduzioni fedeli di alcune opere presenti nei musei o opere vere e proprie per quanto riguarda quelle meno delicate), 2 postazioni sonore con canti di uccelli e una per toccare le impronte dei diversi animali, moltissime schede tattili e un tablet con testi scritti fruibili dai non udenti.
“Non è stato semplice, abbiamo dovuto superare diversi ostacoli e difficoltà – hanno detto i responsabili di Eliante – ma questo percorso ora consente di approcciarsi alla cultura in modo completamente diverso dimenticando didascalie noiose, senza dimenticare l’arricchimento umano che un progetto del genere può fornire”.
Fondamentale la guida di Silvano Stefanoni, sindaco di Lierna ma entrato in questo progetto in veste di presidente provinciale FAND (Federazione tra le Associazioni Nazionali delle Persone con Disabilità): “In questo museo tutti possono guardare e toccare in modo da poter vedere – ha detto -. Ho avuto l’onore di partecipare alla genesi di questo progetto e il risultato è grandioso. Lancio la sfida al sindaco Gattinoni perché questo museo diventi accessibile anche alle carrozzine, mentre alla soprintendenza chiedo di essere più coraggiosa. Questo è un percorso accessibile a tutti dove nessuno si sente sminuito”.
A tirare le fila Mauro Rossetto, direttore scientifico del Polo museale di Palazzo Belgiojoso: “Ciò che si vede non dà l’idea delle numerose problematiche affrontate e delle difficoltà che siamo riusciti a risolvere per realizzare questo importantissimo percorso multisensoriale”.
Con il taglio del nastro da parte del sindaco Mauro Gattinoni, da oggi, Lecco fa un grande salto in avanti nell’accessibilità della cultura. Il merito è di un lavoro di squadra partito da lontano e che non si è lasciato intimorire dalle barriere trovate lungo il cammino…