Dalle ville Liberty alle cancellate artistiche: il racconto di un 2025 ricco di incontri e sorprese
LECCO – Il ciclo di incontri “Archivi per Lecco”, curato e promosso dall’Associazione Giuseppe Bovara – Archivi di Lecco e della Provincia (rivista edita da Cattaneo Paolo Grafiche di Oggiono/Annone, che a breve celebrerà i cinquant’anni di attività), ha concluso giovedì 11 dicembre il suo primo intenso anno.
Il bilancio è di circa venti eventi tra conferenze e aperture straordinarie, realizzati in collaborazione con altre realtà del territorio impegnate nella tutela e valorizzazione dell’identità paesaggistica, storica e artistica del Lecchese, culminati in una serata dedicata alle architetture Liberty presenti nella provincia di Lecco.

Un tema particolarmente affascinante, ricco di dettagli, storie, vicende e dinamiche familiari, è stato presentato a un folto pubblico da Gianfranco Scotti, autore di un volume che raccoglie una vasta selezione di ville, edifici ed espressioni artistiche, testimonianza di una sensibilità che influenzò numerosi progettisti, locali e non. Le splendide fotografie di Gianni Peverelli, proiettate durante la serata, hanno accompagnato i presenti in un vero e proprio viaggio pieno di sorprese e colpi di scena.
“A partire dallo strepitoso atrio di pura anima Liberty, che sorprende chi varca l’ingresso di un caseggiato residenziale di via Como, un edificio nato come sede di un mulino industriale, caratterizzato all’esterno da semplici e armoniose partiture decorative, belle e ariose, ma che nulla lasciano presagire dello sfarzo dell’androne” spiegano gli organizzatori.

“Un successo, quello del ‘Liberty cittadino’, mediato a Lecco da professionisti di indubbio talento, come il geometra Attilio Villa, che pur operando in un periodo ormai votato al razionalismo continuò a seguire la filosofia decorativa floreale, dando vita a opere di grande rilievo come il Cinema Lariano, oggi purtroppo quasi irreversibilmente abbandonato – continuano i coordinatori dell’evento – Resistono invece le splendide cancellate floreali forgiate da Evangelista Biffi, vero artista e cesellatore del ferro, capace con straordinaria maestria di rendere ‘vivi’ girasoli, fogliami e fiori modellati nel freddo metallo. Un patrimonio di grande valore che merita maggiore attenzione e tutela: in questo senso, l’opera di Scotti e Peverelli costituisce un fondamentale censimento che contribuirà alla sua salvaguardia”.
Preannunciando un 2026 già ricco, fin da gennaio, di nuovi incontri e iniziative, l’Associazione Giuseppe Bovara augura Buone Feste a tutti, ricordando a chi non ha potuto partecipare agli appuntamenti precedenti che le registrazioni sono disponibili sul proprio canale YouTube.

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