“Caravaggio. Il Narciso di Palazzo Barberini”, l’evento a Officina Badoni

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La serata di approfondimento si terrà l’11 novembre a Lecco

Ospite il curatore della mostra su Narciso a Merate, Giovanni Morale

LECCO – La Fondazione comunitaria del Lecchese insieme a Fondazione Costruiamo il Futuro, con la collaborazione organizzativa della “Associazione Giuseppe Bovara – Archivi di Lecco e della Provincia”, organizza a Lecco una serata di approfondimento dedicata a Michelangelo Merisi detto il Caravaggio, il cui celebre Narciso (opera conservata a Palazzo Barberini – Galleria Corsini) rimarrà eccezionalmente esposto e visitabile liberamente a Merate presso Villa Confalonieri. La mostra in corso a Merate è promossa da Fondazione Costruiamo il Futuro insieme ad Intesa Sanpaolo e al gruppo Edison (informazioni e dettagli su www.lagrandearteinbrianza.it)

Alla conferenza organizzata a Lecco interverrà Giovanni Morale, vice direttore delle Gallerie d’Italia di Milano e curatore della mostra su Narciso, che relazionerà sul grande Artista lombardo partendo dall’opera che per la prima volta raggiunge il territorio brianzolo. Una meta non casuale poiché Caravaggio, indiscusso protagonista della storia dell’arte italiana, pur legato indissolubilmente a Roma mantenne forte, anche nell’estremo realismo della sua produzione, il legame con le avite radici lombarde.

Come messo in luce dal relatore Giovanni Morale, la mostra a Merate e più in generale l’aver “avvicinato” al territorio lariano e brianzolo quest’opera “rappresenta un’occasione imperdibile non solo per vedere il capolavoro di Caravaggio, genio nato nella terra lombarda, ma anche per cogliere l’opportunità di riflettere sulla leggenda e sulle sue implicazioni sociologiche e antropologiche. Caravaggio ci esorta a riflettere su noi stessi, a farci domande. Bisogna soltanto mettersi in ascolto, quest’opera può offrire spunti preziosi all’uomo moderno”.

L’incontro si terrà a Lecco lunedì 11 novembre alle ore 21:00 presso Officina Badoni (Corso Giacomo Matteotti 7, Lecco), luogo di alto valore identitario e simbolico per il territorio e da poco restituito alla città. L’ingresso sarà libero e aperto a tutti fino ad esaurimento dei posti disponibili.