I Futuristi a Palazzo delle Paure: aperta una nuova grande mostra

Tempo di lettura: 4 minuti

Inaugurata venerdì sera la mostra dedicata al Futurismo

A Palazzo delle Paure  gli avanguardisti italiani, opere in prestito anche dalla Galleria Campari

 

LECCO – Avanguardisti in mostra a Lecco: si è aperta venerdì sera a l’esposizione evento dedicata ai Futuristi che sarà visitabile fino a giugno a Palazzo delle Paure.

Da Giacomo Balla a Luigi Russolo, da Gino Severini a Enrico Prampolini, da Filippo Tommaso Marinetti ad Antonio Sant’Elia, da Fortunato Depero a Tullio Crali e molti altri, la mostra racconta il movimento futurista italiano con un punto di vista differente, guardando agli episodi meno noti di questa avanguardia.

“Poteva sembrare vano realizzare una mostra sul futurismo classico quando a pochi chilometri da Lecco c’è il Museo del Novecento di Milano che racconta al meglio questo movimento. Il rischio era di emulare, in piccolo, il grande museo – ha spiegato la curatrice Simona Bartolena, presentando la mostra al folto pubblico presente per l’inaugurazione – la soluzione interessante, che si è rilevata la scelta giusta, è stata quella di indagare il secondo Futurismo, quando Milano e Roma non sono più gli unici centri del movimento ma tutta la penisola dà una sua versione di questa avanguardia”.

Simona Bartolena, curatrice della mostra

Dall’aero-futurismo ispirato al mondo bellico ma anche alle esplorazione, al futurismo cosmico, la mostra allarga lo sguardo ai punti di contatto con le avanguardie europee e al rapporto con l’astrattismo, alle arti applicate nella pubblicità con importanti prestiti dalla Galleria Campari e dalla Wolfsoniana di Genova, oltre che da collezioni private.

Una nuova grande mostra

L’iniziativa è il secondo dei cinque appuntamenti di Percorsi nel Novecento, programma ideato dalla Direzione del Sistema Museale Urbano Lecchese e affidato per la sua progettazione e realizzazione a ViDi Cultural che, fino a novembre 2024, analizzeranno la scena culturale italiana nelle prime sei decadi del XX secolo.

“Proseguiamo nell’excursus sul Novecento che dal Futurismo ci porterà a luglio fino a novembre ad una nuova per approfondire il periodo tra le due grandi guerre e poi il prossimo anno guarderemo all’arte nel secondo Dopo Guerra, dal neorealismo per giungere alla Pop Art” ha spiegato la direttrice museale Barbara Cattaneo.

Barbara Cattaneo direttrice sistema museale Lecco

Una nuova grande mostra per la città: “E’ un’occasione importante frutto della collaborazione con la società Vidi con la quale abbiamo realizzato in questi anni mostre di carattere nazionale – ha rimarcato l’assessore alla cultura, Simona Piazza – mostre aperte al dialogo tra percorsi artistici nazionali ed internazionali e le opere custodite nei nostri musei”.

“Vogliamo favorire la fruizione culturale per i nostri concittadini – ha aggiunto Piazza – ma anche sviluppare un turismo culturale in città e Palazzo delle Paure si candida a diventare un polo espositivo di eccellenza”.

Simona Piazza e il sindaco Mauro Gattinoni

All’apertura della mostra era presente anche Fabio Sanvito, project manger di Vidi: “E’ stato fatto un ottimo lavoro da chi ha curato l’evento e i prestiti concessi dai collezioni e musei ci hanno permesso di raccontare qualcosa di più del linguaggio dei Futuristi con tante sorprese nel percorso espositivo”.

Un futuro da immaginare

“La sensibilità futurista sull’industria meccanica, i rumori, il ritmo e i suoni delle fabbriche sono la colonna sonora della nostra industria metallurgica – ha rimarcato il sindaco Mauro Gattinoni – questa rappresentazione ci rende molto vicini. Una vena del Futurismo ha aperto quello che chiamiamo design e quindi una parte del Made in Italy, come un filone che lega l’industria all’arte e quindi all’industria culturale”.

Per Gattinoni “oggi viviamo un momento in cui il futuro dobbiamo inventarcelo, siamo alla ricerca di modelli di sviluppo, come i futuristi immaginavano il loro. E’ un testimone quello che idealmente ci viene passato”.