L’omaggio a San Nicolò per l’evento culturale del Natale a Lecco con le opere del Beato Angelico
Dal 3 dicembre a Palazzo delle Paure esposte tre parti del polittico di Perugia e una pagina di messale realizzata dal pittore
LECCO – Torna l’appuntamento con la grande arte a Lecco e l’occasione è ancora una volta il Natale: anche per le prossime festività non mancherà un “Capolavoro per Lecco” da ammirare a Palazzo delle Paure a partire dal 3 dicembre.
Quest’anno protagonista della mostra sarà Beato Angelico, pittore santificato e patrono degli artisti che onora con le sue opere il patrono della città manzoniana, San Nicolò. Proprio al santo a cui Lecco è devota si ispirano tre tavole del Polittico Guidalotti realizzato a Perugia dal maestro Fra’ Angelico, originariamente conservate nella basilica del capoluogo umbro ed oggi parte della collezione dei Musei Vaticani.
Saranno queste preziose tavole, realizzate dall’artista, al centro dell’evento promosso anche quest’anno dall‘Associazione culturale Madonna del Rosario, insieme alla Parrocchia di San Nicolò e al Comune di Lecco.
“Come nelle precedenti edizioni, il tema della mostra è legato al Natale ma in questo caso abbiamo voluto guardare in particolare al Natale della nostra città – ha spiegato mons. Davide Milani – e le nostre festività iniziano con la ricorrenza di San Nicolò, diventato uno dei simboli principali del Natale per tutto il mondo, perché a lui si ispira la figura di Babbo Natale, da Santa Claus ovvero San Nicholaus. Un santo che è stato dalla parte di chi era in miseria”.
“Accogliamo con gioia le opere in arrivo da un museo così importante quali sono i musei vaticani ed è un onore poter ospitare a Palazzo delle Paure le opere di Beato Angelico che è il patrono degli artisti” è intervenuta l’assessore alla Cultura, Simona Piazza.
“Opere sante” è il titolo dell’esposizione: “Un concetto che lega i due protagonisti di eccezione – ha spiegato il curatore della mostra, Gerardo de Simone – le due opere dedicate a San Nicola sono parte del polittico rimasto nella basilica di Perugia, due scomparti furono requisiti dalle truppe napoleoniche e poi restituiti a Roma dopo la restaurazione, quindi sono divenuti di pertinenza dei musei vaticani”.
Vi sono rappresentati cinque episodi della vita del santo: nel primo sono raffigurate la Nascita di san Nicola, la Vocazione del santo fanciullo che ascolta la predica del vescovo, e San Nicola giovinetto che dona tre sacchetti di monete d’oro a tre fanciulle povere per farle maritare; nel secondo l’Incontro con il Messo imperiale, il Miracolo del grano e il Salvataggio di una nave dal naufragio.
Oltre a queste parti del polittico di Perugia, sarà esposta anche una pagina del messale conservato dal Fondo Gerli realizzato dal Beato Angelico, con l’immagine della crocifissione di Cristo. “Alla mostra – ha spiegato il curatore – sarà possibile visualizzare l’intero codice attraverso le immagini fornite da uno schermo”.
Tra le novità di quest’anno è la modalità di fruizione della mostra, non libera per singoli visitatori ma in gruppo, accompagnati dagli studenti che anche quest’anno si faranno guide, dopo la dovuta formazione. In tutto saranno 200 gli alunni delle scuole superiori del territorio coinvolti nell’evento a cui partecipa anche il Politecnico di Milano.
“Il lavoro di formazione e di stage che li coinvolgerà, permetterà loro di alimentare la propria curiosità intellettuale mediante l’incontro diretto con le opere d’arte – – ha spiegato Susanna De Maron – Inoltre la dimensione espositiva pubblica sarà strumento efficace che darà l’opportunità ad ognuno di esprimere le proprie emozioni e di elaborarle, così da trasformare la relazione con il pubblico in un momento di crescita personale. Per i fruitori della mostra, la mediazione dei giovani durante il percorso di visita permetterà di avvicinare le opere con una immediatezza di linguaggio adatta anche ad un pubblico non specialistico, senza compromettere la correttezza e la complessità dei contenuti”.
Riguardo al percorso museale “Abbiamo immaginato un allestimento diviso in tre fasi – ha spiegato Giorgio Melesi – una prima parte introduttiva sarà come un libro muto che prenderà voce tramite le parole dei nostri studenti, poi l’ammirazione delle opere dove il visitatore potrà contemplarle nel silenzio, infine una fase di approfondimento. Tre momenti che si alterneranno per cercare di creare uno spazio a tu per tu tra opere e visitatore”.
La mostra sarà esposta al primo piano di Palazzo delle Paure fino al 4 marzo 2023.