Il planetario, un ponte tra le culture: la rassegna che unisce scienza, musica e teatro

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Loris Lazzati, Cecilia Corti e Franco Molteni
Loris Lazzati, Cecilia Corti e Franco Molteni

Nell’ambito del Fondo Sostegno Arti dal Vivo, ecco la nuova proposta del Gruppo Astrofili Deep Space

“Abbiamo voluto unire la scienza con il lato più umanistico della cultura”

LECCO – Un programma di grande qualità che vuole unire il tema delle arti performative e il tema della divulgazione scientifica: questo il grande obiettivo che sta alla base dell’importante rassegna “Arte e scienza. Il planetario, un ponte tra le culture”. Dieci date (un appuntamento si è già svolto lo scorso 31 maggio) che ci accompagneranno lungo tutto il corso dell’anno in un viaggio ricco di suggestioni.

Protagonista l’associazione Gruppo Astrofili Deep Space che, grazie alle risorse del Fondo Sostegno delle Arti dal Vivo (lanciato da Fondazione Comunitaria del Lecchese, Acinque, Lario Reti Holding e Silea), ha potuto costruire la proposta culturale che abbraccia e fonde astronomia, musica e teatro.

Franco Molteni, presidente del Gruppo Astrofili Deep Space, ha tracciato il contesto in cui si realizza la rassegna: “Il planetario venne inaugurato esattamente 20 anni fa (30 maggio 2004) dall’allora sindaco Bodega che concretizzo l’idea del nostro ex presidente Erasmo Bardellini di dare un planetario alla nostra città. Il nostro gruppo, che gestisce la struttura, inizio le attività l’8 gennaio 2005. Da allora abbiamo organizzato qualcosa come 500 conferenze e oggi il planetario conta circa 13mila ingressi l’anno, è tra i primi dieci in Italia dietro alle strutture della più grandi città”.

Il planetario di Lecco, oltre alle proiezioni in cupola della domenica e alle tradizionali conferenze del venerdì, è aperto tutti i giorni per le scuole di ogni ordine e grado, oltre ad eventi speciali con le aziende o primate in occasione di particolari ricorrenze o compleanni (tutte le informazioni e i contatti sul sito www.deepspace.it).

Planetario_Lecco

A entrare nel merito della rassegna “Arte e scienza. Il planetario, un ponte tra le culture” è stato Loris Lazzati e Cecilia Corti: “Un programma in cui l’astronomia si intreccia con le altre discipline. In particolare abbiamo voluto unire la scienza con il lato più umanistico della cultura, in questo caso musica e teatro. Il Planetario di Lecco ha una vocazione peculiare: non limitarsi a divulgare l’astronomia, ma in senso più vasto la cultura del cielo. Questo nuovo progetto va esattamente in questa direzione”.

La cupola e la cornice di Palazzo Belgiojoso sapranno fornire uno stupendo e unico scenario con un’eccellente acustica per lasciarsi coinvolgere dalle molteplici e variegate esperienze.

Prossimo appuntamento della rassegna il 4 giugno

La rassegna ha già preso il via il 31 maggio scorso e, già domani (martedì 4 giugno), vivrà il secondo appuntamento (ore 21.15) con l’evento “Da un pianoforte all’universo” con Simone Iovenitti, musicista e fisico. Le scale dell’astronomia e della musica, conferenza-concerto sulle distanze cosmiche. Il problema più grave dell’astronomia moderna è il calcolo delle distanze. Stelle come note, leggi fisiche come armonie: sono queste le considerazioni che saranno analizzate sia con le parole che con gli esempi suonati dal vivo.

Planetario_Lecco

Le altre proposte

La rassegna “Arte e scienza. Il planetario, un ponte tra le culture” si inserisce in una serie di iniziative già programmate dal Gruppo Astrofili Deep Space che è possibile vedere sul sito internet, in particolare sarà un mese di giugno davvero ricco che culminerà mercoledì 19 con la presenza di Luca Perri con “La scienza del Signore degli Anelli”. Da segnalare anche l’imminente avvio dei Campus di Astronomia 2024: una settimana tra le meraviglie del cielo riservata ai bambini delle scuole elementari e dei primi due anni delle scuole medie.

LA LOCANDINA CON IL PROGRAMMA COMPLETO DELLA RASSEGNA