Dal 2 al 22 luglio in biblioteca a Lecco la mostra che celebra i 40 anni del trionfo mondiale azzurro
Esposte le figurine di Gianni Bellini, il più grande collezionatore al mondo
LECCO – Inaugurata questa mattina presso la Biblioteca civica “Uberto Pozzoli” di Lecco, in via Bovara 58, l’esposizione “Una mostra da urlo”, promossa da Panathlon Club Lecco e Comune di Lecco come ideale conclusione dell’edizione 2022 di Lecco Playground.
La mostra celebrerà l’anniversario dei 40 anni dalla storica impresa della Nazionale azzurra di calcio, guidata da Enzo Bearzot, Campione Mondo in Spagna nel 1982, resterà allestita dal 2 al 22 luglio e sarà visitabile gratuitamente da lunedì a venerdì dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 14 alle 18, con un’apertura straordinaria per la Notte Bianca del 16 luglio dalle ore 21 alle 23.
In “Le figurine raccontano: Campioni del Mondo 1982” saranno esposti album di figurine dal mondo facenti parte della raccolta privata di Gianni Bellini, emiliano di San Felice sul Panaro. Nella sua casa, Bellini ha immagazzinato oltre 4mila album e poco meno di 3 milioni di figurine, che, con l’eccezione di bagno e cucina, hanno invaso ogni angolo.
“La nostra città accoglie con grande piacere Gianni Bellini, il più grande collezionista di figurine del mondo – ha sottolineato l’assessore allo Sport del Comune di Lecco Emanuele Torri –. Molti di noi sono cresciuti collezionando figurine e passando molte ore a giocare con le stesse, durante l’intervallo a scuola o nei pomeriggi a casa: ricordare i 40 anni dalla vittoria del Mondiale di Spagna attraverso le figurine, molte delle quali inedite aipiù, è un modo per avvicinare le generazioni e metterle in comunicazione, utilizzando un linguaggio ancora molto apprezzato dai bambini”.
“Questa mostra, inoltre, sarà l’occasione anche per ricordare due elementi significativi per la nostra città: i 100 anni dello Stadio Rigamonti Ceppi e i 110 della Calcio Lecco – ha proseguito –. L’elemento di forza di questa mostra è sicuramente l’aver unito un evento dall’importanza nazionale e mondiale con uno di dimensione locale: il bello dello sport è proprio questo, ovvero la possibilità di raggiungere tutti attraverso la gioia per il tifo e la passione. Un particolare ringraziamento va al Panathlon per aver promosso questo evento e anche alla Biblioteca Civica di Lecco per aver reperito diverso materiale di archivio”.
“Che occasione migliore – ha sottolineato il presidente del Panathlon Lecco Andrea Mauri – se non una mostra per parlare di sport, fare cultura, coinvolgere le nuove generazioni nello scoprire come si giocava il calcio più di un secolo fa a Lecco, e la bellezza delle figurine nel celebrare un evento sportivo mondiale. Le immagini storiche, molte inedite, mostrano lo spirito sportivo che è alla base delle competizioni, ancora oggi valido e fondamentale per una sana competizione ed il fair play in ogni occasione di gioco e di vita. Uno sforzo organizzativo che ha visto molti soci del nostro Club parteciparvi, dare il loro contributo di conoscenza e di tempo nella raccolta dei materiali che sono esposti nella mostra dello stadio. Mi piace immaginare che questa mostra sia l’opportunità di un confronto tra genitori e figli, nonni e nipoti appassionati di calcio, tutti pronti a raccontare i loro personali ricordi di questi eventi”.
“Le figurine hanno sempre fatto parte della mia vita, fin da bambino – ha raccontato Gianni Bellini -, ci ho speso tanto (probabilmente avrei acquistato una casa al mare e una in montagna), ma avere in casa la storia del calcio mondiale in figurine non ha prezzo”. Una follia? Solo apparentemente, perché quella che fino a poco tempo fa era ritenuta la mania infantile di un adulto mai cresciuto, si sta estendendo ed assumendo anche imprevisti ed interessanti aspetti economici.
“In rete – osserva Bellini – sono sempre più numerosi i gruppi di collezionisti, si stanno moltiplicando acquisti e vendite e i prezzi di album e singole figurine sono in progressiva, costante crescita”.
Grazie alla collaborazione del panathleta e ricercatore Gianni Menicatti, con il supporto di Lanfredo Birelli, sono state allestite anche le mostre “100 anni dello Stadio Rigamonti-Ceppi” e “110 anni del Calcio Lecco 1912”.
Perché una mostra sportiva sullo stadio di calcio di Lecco? La domanda è legittima e la risposta semplicissima: perché l’anniversario dei 100 anni dello stadio “Cantarelli” – poi intitolato a Mario Rigamonti scomparso nella tragedia di Superga, a cui è stato successivamente affiancato il nome del grande presidente Mario Ceppi – fanno a pieno titolo parte della storia della città di Lecco.
Un secolo a rincorrere un pallone: dalle serie dilettantistiche sino al grande palcoscenico della serie A per un miracolo sportivo che resterà per sempre nella storia a tinte blu e celesti, i colori del Calcio Lecco orgoglio della nostra città. Giusto quindi ricordare anche la storia pluricentenaria della società Calcio Lecco che ha avuto in Mario Ceppi il suo più blasonato condottiero.