Più di mille visitatori hanno avuto l’occasione di riscoprire le dimore ottocentesche
Un successo dal carattere “scapigliato”
LECCO – L’apertura straordinaria delle ville Gomes e Ponchielli a Maggianico, svoltasi nella giornata di domenica 12 ottobre, ha registrato un’ottima partecipazione di pubblico, offrendo l’occasione di riscoprire le dimore ottocentesche dei celebri compositori omonimi.
L’iniziativa, promossa e organizzata da diverse realtà associative del Rione di Maggianico e della Città di Lecco, tra cui il Circolo Figini, la Comunità Pastorale Beato Serafino di Chiuso e Maggianico, Spring Run Lecco, Officina Gerenzone APS, Archive’s Heritage, l’Ordine dei Cavalieri di Parte Guelfa e l’Associazione Giuseppe Bovara, “Archivi di Lecco e della Provincia”, con il sostegno del Comune di Lecco (Assessorato alla Cura della Città e Lavori Pubblici e Assessorato all’Attrattività Territoriale), ha fatto seguito all’appuntamento di giugno ed è stata arricchita da esposizioni, momenti musicali e piacevoli sorprese per i visitatori.

Quasi un migliaio di persone, accompagnate da numerosi volontari, hanno potuto ammirare il laghetto romantico del parco di Villa Ponchielli, appositamente sistemato e riempito d’acqua per l’occasione. “Si tratta di uno dei tanti manufatti idraulici che caratterizzano il complesso, per i quali è previsto un intervento di pulizia e il ripristino dei giochi d’acqua: l’impianto originario, tuttora esistente, potrà infatti tornare a funzionare dopo le necessarie verifiche e revisioni” spiegano gli organizzatori.
Nella suggestiva e sorprendentemente silenziosa grotta “alla Ludwig”, i visitatori, unanimemente colpiti dalla bellezza del parco, sono stati accolti dalle delicate note del Fluctus Guitar Duo (Luca Bonsanto e Debora Riva), che hanno evocato, in un’atmosfera di autentica emozione, le sonorità ponchielliane.

Una doverosa riflessione è stata dedicata alla storia della famiglia Gerosa Crotta, ultimi proprietari privati della villa ponchielliana, che ne hanno tutelato il valore storico e artistico destinandola a finalità benefiche. A metà degli anni Novanta la proprietà è poi passata al Comune di Lecco, attuale custode del complesso.
All’interno della villa, i visitatori, accolti dai racconti e dagli aneddoti familiari di Maria Antonietta Ponchielli, pronipote diretta del Maestro, hanno potuto ammirare nel salotto una selezione di opere inedite di artisti lecchesi attivi tra Ottocento e Novecento, tra cui Andrea Fleissner, Carlo Pizzi, Paolo Solari e Orlando Sora.

Grande interesse ha suscitato l’allestimento con arredi e abiti d’epoca, che hanno evocato l’atmosfera dei tempi in cui Amilcare Ponchielli e la moglie Teresina Brambilla vissero nella residenza.
In Villa Gomes, il numeroso pubblico ha potuto apprezzare i recenti interventi di restauro che hanno restituito splendore al salone principale, alle statue del Guarany e al soffitto affrescato dello scalone.

L’apertura è stata impreziosita dalle esibizioni dei docenti e degli alunni della Scuola Civica di Musica “Giuseppe Zelioli”, che, in occasione del quarantennale della scuola all’interno del prestigioso edificio, hanno offerto momenti musicali di grande suggestione. Accanto al Fluctus Guitar Duo, si sono esibiti Massimo Borassi all’organo e Isabella Chiarotti e Margherita Santomassimo al pianoforte, raccogliendo il sincero apprezzamento del pubblico.
Il successo della giornata, frutto di un lavoro corale avviato già lo scorso giugno, testimonia il forte interesse e la viva volontà dei cittadini lecchesi, e non solo, di riscoprire e valorizzare beni che, come Villa Gomes, non possono certo dirsi “scontati”. “Allo stesso tempo, l’iniziativa ha rappresentato un segnale concreto di riappropriazione collettiva di un luogo di straordinaria bellezza, come il complesso del parco e della villa Ponchielli, rimasti purtroppo in stato di abbandono negli ultimi trent’anni” sottolineano gli organizzatori.

Le associazioni promotrici della giornata, incoraggiate dall’entusiasmo del pubblico, hanno già in programma per la prossima primavera nuove iniziative aperte non solo alla partecipazione, ma anche alla collaborazione di tutti, nella convinzione che solo attraverso una sinergia condivisa e costruttiva si potrà mantenere viva l’attenzione sul complesso ponchielliano, con l’auspicio di un suo definitivo recupero e restituzione alla comunità.
Nel corso dell’evento sono state inoltre raccolte libere offerte, interamente destinate al fondo per il restauro del dipinto seicentesco “L’Adorazione dei Pastori”, conservato nella parrocchiale di Maggianico, nella cappella dove nel 1886 fu battezzata Gioconda Amilcarina Ponchielli, figlia postuma del Maestro.

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