Lecco. Novità e tradizione nel calendario delle mostre 2025

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Presentazione calendario mostre 2025 Comune di Lecco Palazzo Paure
Da sinistra Susanna de Maron, Simona Piazza e Barbara Cattaneo

La maggior parte delle esposizioni, nove, troverà spazio nella Torre Viscontea

Predominanti saranno le mostre fotografiche. Confermato Capolavoro per Lecco nonostante la partenza di Don Davide

LECCO – Sempre più ricco e variegato il calendario mostre del Comune di Lecco, che di concerto con le realtà culturali del territorio porterà nel 2025 proposte vecchie e nuove in città, in grado di accontentare gli interessi di un vasto pubblico e dare voce alle associazioni che si spendono per mantenere viva la cultura nel capoluogo. Luogo scelto per svelare il calendario delle mostre 2025 il contesto di Palazzo delle Paure, che peraltro ospiterà un paio di esposizioni, anche se la maggior parte di queste troverà spazio nella Torre Viscontea (9 mostre, una in più rispetto all’anno corrente).

Presentazione calendario mostre 2025 Comune di Lecco Palazzo Paure
Simona Piazza

“Si tratterà soprattutto di mostre fotografiche – spiega Simona Piazza, assessore alla Cultura del Comune di Lecco – non mancherà il consueto appuntamento con “Capolavoro per Lecco” proposto dall’associazione culturale Madonna del Rosario. In occasione della riapertura del Teatro della Società ospiteremo una mostra fotografica presso la struttura che ne descriverà la storia e il fasto, mentre in Biblioteca Civica porteremo il lavoro artistico dei bimbi della Scuola dell’Infanzia Don Giovanni Nava. Arte, fotografia, ricerca, ma anche tradizione, come nel caso della Mostra di Presepi e Diorami che chiude ogni anno il calendario, caratterizzeranno le esposizioni che vogliono richiamare in visita i cittadini ma avvicinare anche un turismo sovracomunale”.

Presentazione calendario mostre 2025 Comune di Lecco Palazzo Paure
Barbara Cattaneo

A entrare nel dettaglio del calendario delle mostre 2025 Barbara Cattaneo, consulente del Simul (Sistema Museale Urbano Lecchese) che ha sottolineato l’abbondanza e varietà della proposta: “Ci sono appuntamenti che calendarizziamo da anni come la mostra del CAI “La storia dell’alpinismo lecchese nelle immagini di Pino Comi”, inserita nella rassegna Monti Sorgenti dove saranno esposte le immagini del fotografo Pino Comi, alpinista del Gruppo Ragni di Lecco, collezione di scatti che egli stesso donò proprio al CAI Lecco. Immancabile anche per il prossimo anno “Lecco in Acquarello” con la partecipazione di Assocultura Lecco, I.I.S. Medardo Rosso, Enaip di Vimercate e C.F.P. Consolida che prede due tipi di mostre: una legata alle illustrazioni realizzate dagli studenti, rigorosamente in acquarello, l’altra che dà risalto a maestri acquarellisti di fama internazionale. Tornerà anche Les Cultures con una mostra fotografica a “Immagimondo 2025”. Guardando alle novità invece, ad aprire il calendario del prossimo anno sarà “Sport shots. Scatti di valore”, con immagini appartenenti alla Fondazione 3M che mostrano lo sport dagli anni ’30 a oggi. Un’importante tematica sarà invece affrontata nella mostra “AFGHANA – Storie di donne afghane” in collaborazione con Emergency Lecco-Merate. Portata alla luce la storia delle donne afghane nel Centro di maternità di Emergency a Anabah, nella Valle del Panshir”. Con “Le Muse del lago di Como” invece sarà data testimonianza rispetto alla situazione di inquinamento delle nostre acque lacustri. Sempre restando a contatto con la Madre Terra abbiamo la mostra collettiva di pittura e scultura “La natura ci osserva” che indagherà il rapporto tra essere umano e natura e tra arte e natura in cui anche il pubblico potrà interagire sperimentando le tecniche artistiche e toccando con mani i materiali con cui sono state realizzate le opere presenti nell’esposizione. Più leggera e divertente “La satira a Lecco: da Careghini a Chiappori passando per il Lecch Gaina”, rassegna dei personaggi della satira di Lecco. El Lecch Gaina era un periodico satirico distribuito a Lecco fino al 2011 dove si parlava in termini mordaci dei personaggi pubblici di Lecco”.

Conclude Cattaneo: “Attraverso la “XIV mostra di Presepi e Diorami” riporteremo in auge l’arte di fare i presepi secondo la tradizione napoletana, appuntamento che quest’anno, a differenza delle edizioni precedenti, non sarà alle scuderie di Villa Manzoni (complici i lavori in corso nella struttura) ma alla Torre Viscontea. Alla Biblioteca Civica saranno invece presentate 161 opere dei bambini della Scuola dell’Infanzia Don Giovanni Nava nella mostra “Essere artisti”, a conclusione del percorso artistico svolto durante il laboratorio grafico-espressivo. Infine toccherà a “Capolavoro per Lecco”.

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Susanna De Maron

Proprio su quest’ultima iniziativa si è espressa Susanna De Maron dell’associazione Madonna del Rosario: “Capolavoro per Lecco ci dà l’occasione di riflettere sul significato del Natale, sulla bellezza di incontrare le persone, sull’arte. Capolavoro per Lecco significa vivere un’esperienza. In tanti chiedevano se l’iniziativa sarebbe continuata, dopo la partenza di Don Davide Milani, segno che stiamo raccogliendo i frutti del lavoro svolto sin qui. Abbiamo creato un bel gruppo che funziona, coinvolgendo sempre più persone. A impegnarsi anche i ragazzi delle scuole superiori di Lecco che accompagnano i visitatori, senza dimenticare i volontari adulti. Tutto questo, insieme alla bella collaborazione con Simona Piazza, presuppone ottime garanzie per il prossimo anno, anche se ancora non abbiamo definito cosa fare e che opera porteremo”. Quest’anno Capolavoro per Lecco vede l’esposizione della Pala Terzi di Pietro di Cristoforo Vannucci detto Perugino e dal 20 dicembre la presenza della Madonna adorante di Giovanni Antonio di Giordano.

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Federico Wilhelm

In seguito, si sono espressi i proponenti/rappresentati di alcune realtà, presenti in sala, nel raccontare meglio le rispettive proposte inserite nel calendario mostre 2025 del Comune di Lecco. Il primo Federico Wilhelm che ha parlato della mostra “Fotografia in scena” legata al Teatro della Società: “Negli scatti si troveranno frammenti di spettacoli realizzati a Lecco e sviluppati anche in altre sedi teatrale, il cui obiettivo sarà restituire la caratteristica legata al teatro dell’immanenza: le fotografie custodiscono il ricordo dello spettacolo e come viene costruito, aspetti che solo il fotografo di scena riesce a cogliere”.

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Da sinistra Roberto Mutti, Christian Colombo e Stefano Longoni

Ha preso poi parola Roberto Mutti della Fondazione 3M, accompagnato dai rappresentanti del CONI regionale Christian Colombo e Stefano Longoni per illustrare “Sport shots”: “La mostra sarà divisa in quattro sezioni: la prima si soffermerà su alcuni aspetti legati alla fotografia di Elio Luxardo, in particolare sulle sue ricerche legate al corpo; poi avremo due sezioni provenienti dall’archivio 3M, una in bianco e nero con fotografie fino agli anni ’60 e una sezione a colori più spettacolare. L’ultima sezione sarà legata invece ai valori dello sport: abbiamo chiesto a una serie di autori di interpretarne valor quali sfida, collaborazione, lealtà. Un’impresa non semplice”.

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Adriano Crisafi

Adriano Crisafi di Emergency Lecco-Merate ha invece fornito qualche informazioni in più su “AFGHANA”: “Si tratta di un reportage realizzato nel Centro di maternità di Emergency a Anabah. A essere mostrate le mamme afghane e i loro bambini, giovani donne che hanno potuto realizzare i loro sogni diventando dottoresse o infermiere, in un paese complesso come l’Afghanistan. 25 fotografie e pannelli didascalici a far conoscere la condizione della donna afghana, mostra che abbiamo ritenuto opportuno inaugurare in occasione dell’8 marzo”.

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Fiorella Fiorelli

Da ultimo sono intervenute Fiorella Fiorelli per l’associazione Profumo di Bethania “l’esposizione ‘La natura ci osserva’ vedrà tante protagoniste femminili e mostrerà quello che accade all’ambiente a seguito dell’impatto umano”) e Monica Dell’Oro, coordinatrice del Don Giovanni Nava insieme alla tirocinante Clara Paderno (“da una semplice attività per bambini è nata l’idea di una mostra in biblioteca dove portare il lavoro di questi piccoli artisti e mostrarlo alla città. Clara è stata brava a cogliere l’interesse dei piccoli nel voler sperimentare. Le opere dei nostri alunni sono molto simili a quelle di alcuni artisti del ‘900, un parallelismo che abbiamo notato successivamente la loro realizzazione”).

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Monica Dell’Oro e Clara Paderno

IL CALENDARIO DELLE MOSTRE 2025