Lecco omaggia Padre David Maria Turoldo a trent’anni dalla morte

Tempo di lettura: 6 minuti
Il sindaco Gattinoni e i rappresentanti del comitato Turoldo Lecco

Una mostra, incontri e una sera al cinema per celebrare Padre David Maria Turoldo

Il sacerdote poeta, voce autorevole e cittadino onorario di Lecco che ora omaggia il suo “coraggio di sperare”

LECCO – Nel febbraio del 1992 si spegneva una delle figure a cui molti lecchesi sono profondamente affezionati e che più di altre, con il proprio esempio, ha lasciato un segno importante in ambito civile, nel mondo della cultura e della spiritualità: si tratta di Padre David Maria Turoldo, sacerdote degli ‘ultimi’, teologo e poeta di elevata sensibilità ma anche volto dell’antifascismo e simbolo del rinnovamento del cattolicesimo del dopo Guerra.

A trent’anni dalla sua morte, Lecco celebra il religioso (cittadino onorario dal 1990) e il suo “coraggio di sperare” in una rassegna di iniziative che prenderà il via questo fine settimana, “L’autunno Turoldiano” come è stata definita e voluta dal comitato organizzatore, formato da Mariuccia Buttironi, Pierfranco Mastalli, Elza Ferrario, Ezio Lanfranconi.

Il programma, che comprende una mostra ed incontri di approfondimento sul sacerdote, è stato presentato in mattinata a Palazzo delle Paure:

“Turoldo ha rappresentato per tanti lecchesi, e non solo, una voce autorevole per le coscienze: la sua figura d’immensa statura ha saputo interpretare la pace, la preghiera e l’impegno civile – sottolinea il sindaco Mauro Gattinoni – Un sentito ringraziamento al Comitato Turoldo Lecco per questo ricco programma di eventi, che rendono omaggio all’uomo e alla sua opera attraverso una serie di momenti di approfondimento, raccoglimento e riflessione”.

La storia di Padre Turoldo

Il 22 novembre nasce a Coderno, in provincia di Udine, Giuseppe (“Bepi il rosso” per i compagni), ultimo dei nove figli di Giambattista Turoldo e Anna di Lenarda.
A diciotto anni entra come novizio nel convento dei Servi di Santa Maria a Monte Berico; nel 1935 emette la prima professione religiosa assumendo il nome di David Maria.

Compiuti gli studi filosofici e teologici è ordinato sacerdote a Vicenza nel 1940. Nel 1941 viene mandato a Milano nel convento di S. Carlo.

Qui partecipa alla Resistenza e fonda con altri amici “L’Uomo”, giornale clandestino, dove pubblica anche le prime poesie, poi edite nella raccolta Io non ho mani. Nel 1945 si laurea in filosofia con la tesi Per una ontologia dell’uomo, diventando assistente di Gustavo Bontadini a Urbino. Dopo la Liberazione si reca nei campi di concentramento ad assistere i pochi sopravvissuti e a riportarli in Italia.

Regista David Maria Turoldo
Padre David Maria Turoldo

A Milano fonda, con Camillo De Piaz, il Centro culturale «Corsia dei Servi», diventa predicatore ufficiale in Duomo (1943-1953) e si segnala per una costante attenzione ai più poveri. Collabora con don Carlo Gnocchi e poi con don Zeno Saltini a Nomadelfia. A causa del suo coinvolgimento in questa esperienza e delle sue prese di posizione in campo socio-politico gli viene imposto, alla fine del 1952, di lasciare l’Italia. Incomincia così il suo peregrinare: Innsbruck, Ginevra, Parigi, Monaco di Baviera, Londra…

Il periodo tra il 1959 e il 1962 sono gli anni passati in Inghilterra, Stati Uniti, Canada, Messico, Sud Africa, sempre alla ricerca di un contatto vivo con gli “ultimi”.

Rientrato in Italia, alla morte di papa Giovanni XXIII (1963) decide di stabilirsi a Sotto il Monte. Il vescovo di Bergamo, Clemente Gaddi, gli affida l’abbazia di S. Egidio a Fontanella, che ben presto diventa un importante centro di studi ecumenici. Padre David nel 1967 fonda la rivista «Servitium» e dà vita alla “Casa di Emmaus”. Continua l’attività di scrittore con poesie, raccolte in “O sensi miei… Poesie 1948-1988 (1990), testi teatrali e saggi”; l’attenzione e il gusto per la liturgia sono all’origine della traduzione dei Salmi (1973) e di Opere e giorni del Signore, in collaborazione con G. Ravasi (1989).

A Turoldo non è mai interessata una scelta di partito e neanche di schieramento, ma un impegno ben più coinvolgente: “La scelta di stare dalla parte dell’uomo che scendeva da Gerusalemme a Gerico”, capitato in una società di ladri, caricato di ferite, spogliato e lasciato mezzo morto ai margini della strada”. Notevole fu infatti l’impegno civile ed etico del frate Servita, come lo testimoniarono tantissimi interventi sulla stampa quotidiana e attraverso le reti radiofoniche e televisive, come altresì numerose conferenze che lo portarono in ogni angolo della penisola e oltre: il suo servizio si esplicò non solo nell’appassionato impegno per la conoscenza e attuazione del Concilio, ma anche nella costante lettura critica della storia, delle ingiustizie, dei soprusi, delle oppressioni di ordine politico, istituzionale, economico che denunciò facendosi, in nome della libertà e della giustizia, voce degli ultimi, dei poveri e degli oppressi di tutto il mondo.

Da tempo sofferente di forti dolori addominali, viene visitato a Padova dal professor Ancona che gli scopre un tumore al pancreas. Incomincia l’esistenza da “paziente” di Turoldo, attivo però fino alla fine.

Il 2 dicembre 1990 riceve la cittadinanza onoraria di Lecco, dove aveva trovato ospitalità presso don Angelo Casati, parroco di S. Giovanni, e in seguito presso il PIME di Rancio. Sono di questo periodo due poesie: Perché nessuno saluta e D’autunno, a Varenna. Nel 1991 l’editore Garzanti pubblica Canti Ultimi e l’anno successivo Mie notti con Qohelet. Il 21 novembre 1991 Turoldo riceve il Premio Lazzati; il cardinale Martini, consegnandoglielo, afferma che si tratta di un attestato di gratitudine e di stima, ma anche di un atto di riparazione.

Muore a Milano la mattina del 6 febbraio 1992 ed è sepolto nel piccolo cimitero di Fontanella, frazione di Sotto il Monte Giovanni XXIII


– IL PROGRAMMA DELLA RASSEGNA – 

Domenica 6 novembre – ore 11.30
Lecco – Casa Don Guanella, via Amendola 57
Inaugurazione mostra: Perché verità sia libera
Visita guidata: Pierfranco Mastalli

Lunedì 7 novembre – ore 21
Lecco – Cinema Teatro Nuovo Aquilone, via Parini 16
Proiezione film “Gli ultimi” (1963)
Regia di David Maria Turoldo e Vito Pandolfi
Presenta: mons. Davide Milani, prevosto di Lecco
Interviene: Luciano Gualzetti, direttore Caritas Ambrosiana

Martedì 22 novembre – ore 20.30
Calolziocorte – Monastero del Lavello, via P. Serviti 1
Messa nell’anniversario della nascita di Turoldo
Co-presiedono: don Antonio Vitali, don Mario Proserpio, don Marco Tenderini

Anima la liturgia con i Salmi di Turoldo: Coro S. Giorgio, direttore Gianmarco Aondio

Sabato 26 novembre – ore 17
Lecco – Palazzo delle Paure, piazza XX Settembre 22
La sfida della Pace. La profezia di Turoldo

• Tavola rotonda con:

Gianni Tognoni, Tribunale Permanente dei Popoli
Bruna Dighera, L’Innominato. Tavolo lecchese per la Giustizia Restorativa
Sergio Segio, curatore del Rapporto sui diritti globali
Annabella Coiro, Centro di Nonviolenza Attiva, Milano
Modera: Elza Ferrario

• Presentazione del progetto per le scuole

Domenica 27 novembre ore 16
Lecco  via S. Nicolò angolo via Ongania
Presentazione del progetto: Un albero di ulivo in memoria di David Maria Turoldo
Concorso di idee per opere artistiche dedicate a Turoldo

– ore 17 Lecco – Casa Don Guanella, via Amendola 57
Testimonianze di chi ha frequentato e amato Turoldo

– ore 18
Preghiere e riflessioni interreligiose per la pace

Chiusura mostra

Per informazioni e contatti: turoldo.2022.lecco@gmail.com