Lunedì 9 giugno alle 21, la chiesa di Santa Marta accoglie le voci di Adilei
Adilei arriva a Lecco dopo tournée internazionali e concerti in università come Yale, Columbia e il Conservatorio del New England
LECCO – Un filo armonico tra Lecco e il Caucaso, tra la tradizione orale più antica e le vibranti note del presente. È questo il filo conduttore del concerto straordinario che si terrà lunedì 9 giugno alle ore 21 nella chiesa di Santa Marta, nel cuore del centro storico lecchese. Protagonisti assoluti saranno i cantori dell’ensemble vocale Adilei di Tbilisi, portatori di una delle tradizioni musicali più arcaiche e affascinanti del mondo: la polifonia georgiana.
L’iniziativa, a ingresso libero, è promossa dalla Parrocchia di San Nicolò in collaborazione con l’associazione Res Musica, da sempre attenta a percorsi sonori fuori dai consueti circuiti. E stavolta l’occasione è davvero preziosa: Adilei è considerato il miglior gruppo di canto popolare georgiano in attività, un collettivo capace di unire virtuosismo, rigore filologico e una travolgente energia comunicativa.
Quello che si ascolterà lunedì sera non sarà un semplice concerto, ma un viaggio a ritroso nel tempo fino a radici musicali che risalgono — secondo alcune fonti — all’VIII secolo avanti Cristo. In Georgia, il canto non è mai stato solo espressione artistica, ma parte integrante della vita quotidiana: dai campi di lavoro alle celebrazioni religiose, dalle danze alle marce di guerra. Una pluralità di stili che si riflette nei quattro principali filoni della polifonia tradizionale, ciascuno legato a una specifica area geografica.
Tra questi spicca il repertorio liturgico della Chiesa georgiana, sopravvissuto a secoli di repressioni e dominazioni, e oggi più che mai vivo. Ma a impressionare è anche la crudezza della polifonia dissonante delle regioni montuose del nord, come pure la struggente bellezza dei canti natalizi.
“La selezione del nostro repertorio parte da registrazioni d’archivio dei vecchi cantori georgiani — spiegano i membri di Adilei — ma non ci limitiamo a riprodurle. Ogni nostra performance è diversa, improvvisata, viva. È il nostro modo di rispettare e rinnovare la tradizione orale”.
Nati nel 2012 da un gruppo di amici uniti da una passione comune, i componenti di Adilei hanno conquistato palcoscenici internazionali, partecipando a prestigiosi festival in Europa e negli Stati Uniti. Tra le tappe più significative si contano esibizioni a Columbia, Yale, al Conservatorio del New England e al Simposio Internazionale sulla Polifonia Tradizionale di Tbilisi. Ma l’intento del gruppo è rimasto lo stesso degli inizi: condividere, tramandare, emozionare.
Non è un caso se Igor Stravinsky definì il canto georgiano “una delle impressioni più potenti ricevute nella sua vita”. Una tradizione che l’UNESCO ha riconosciuto come primo patrimonio immateriale dell’umanità e che continua, grazie a interpreti come Adilei, a parlare al presente con la forza di una voce antichissima.
Appuntamento dunque lunedì 9 giugno, ore 21, nella chiesa di Santa Marta. L’ingresso è libero, ma l’esperienza promette di lasciare un segno profondo.

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