Installazioni in rosso in sette punti chiave della città in vista dell’inaugurazione del 29 novembre
Il progetto “L’Attesa / The Wait” di Simone Bernava porta nelle vie di Lecco oltre 500 metri di tessuti, trasformando spazi simbolici in un percorso condiviso
LECCO – La città di Lecco si presenta in una veste inedita: una tonalità di rosso intensa, quella dei velluti dei teatri all’italiana, percorre le sue vie e introduce i cittadini all’atteso ritorno del Teatro della Società, la cui inaugurazione è fissata per il 29 novembre. È il segno distintivo di “L’Attesa / The Wait”, progetto site-specific ideato da Simone Bernava e concepito come accompagnamento simbolico alla riapertura del “Sociale”.
“Vogliamo che il Teatro sia di tutta la città: quest’opera di land art, che porta il ‘red carpet’ del nostro Sociale nei luoghi più significativi ma anche decentrati della città, rappresenta un richiamo per tutta la cittadinanza, coinvolta nella riapertura della sua ‘piccola Scala’. Questa installazione significa un tracciato per una cultura che si apre a tutti i livelli, che accompagna la sua comunità e da essa è percorso, che diventa patrimonio condiviso, di tutti e di tutte”, afferma il sindaco di Lecco e vicepresidente della Fondazione Teàrte Lecco, Mauro Gattinoni.
Le installazioni disseminate sul territorio sono sette: presenze silenziose che abitano spazi diversi, dal Lungolago a Piazza Era, dal Parco di Villa Gomes a Piazza Diaz, fino a La Piccola, a via Tonio e Gervaso e naturalmente al Teatro della Società. Un percorso che si offre ai passanti come invito a fermarsi, osservare, lasciarsi sorprendere da un’attesa trasformata in esperienza collettiva.
“Pensare l’arte nello spazio pubblico significa accettare la sua incertezza, il suo dialogo continuo con il paesaggio, con gli edifici, con la vita che li attraversa. Con il colore ho cercato una poetica che potesse abitare lo spazio – spiega Bernava – Il tema è quello dell’attesa, e l’ho voluto restituire attraverso 7 installazioni capaci di raccontarlo in modo semplice e immediato”.
A Villa Gomes, tra i pini marittimi, un grande drappo rosso sospeso a cinque metri d’altezza richiama l’immagine di un sipario aperto sul parco, trasformandolo idealmente in una scena teatrale. Sul lungolago, una striscia di tessuto lunga 100 metri e alta 70 centimetri si intreccia tra 15 platani, creando un corridoio visivo che dialoga con il profilo dell’acqua. In Piazza Era, luogo simbolico della tradizione dei pescatori, un tappeto di foglie rosse prodotte dalle maestranze locali assume la forma di una rete, omaggio diretto alla memoria del luogo.
Il progetto si compone di oltre 500 metri lineari di tessuti forniti da Limonta, azienda leader del settore, e realizzati grazie al contributo di imprese e maestranze del territorio. Una collaborazione ampia che dà forma a un modello di cooperazione tra cultura, impresa e paesaggio urbano.
“Un progetto così esce dagli schemi – osserva Bernava – Il nostro Paese è riconosciuto nel mondo per la creatività delle sue maestranze, per la capacità di realizzare ciò che sembra impossibile. Questo lavoro è il frutto di un’energia collettiva che vuole sorprendere persone di diverse generazioni, donando bellezza e speranza anche nella quotidianità”.
Con “L’Attesa / The Wait”, la città non si limita ad accogliere il ritorno del suo teatro: lo anticipa, lo richiama, lo rende già vivo nello spazio urbano. E mentre Lecco si avvicina al 29 novembre, la sua comunità riscopre il valore di un legame costruito attraverso gesti artistici che abitano il quotidiano.

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