Leggermente. In tanti per Ezio Mauro e l’infausto 1922: anno del Fascismo

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Ezio Mauro
Il Giornalista Ezio Mauro autore del libro "L'anno del fascismo: 1922. Cronache della Marcia su Roma"

Il noto giornalista ha presentato il libro: “L’anno del fascismo: 1922. Cronache della Marcia su Roma”

“Il sistema politico liberale di allora pensava di riuscire ad addomesticare il Fascismo. Ma così non è stato”

LECCO – Sala gremita a palazzo Falck, sede di Confcommercio Lecco, quest’oggi in occasione dell’incontro con il giornalista e scrittore Ezio Mauro, il quale, all’interno della rassegna Leggermente ha presentato il libro “L’anno del Fascismo: 1922. Cronache della Marcia su Roma”. Volume pubblicato lo scorso anno in occasione del centenario dell’evento storico accaduto il 28 ottobre 1922 che vide re Vittorio Emanuele III incaricare Benito Mussolini di formare il nuovo governo.

Corrispondente da molti paesi, Mauro è stato direttore dei quotidiani La Stampa prima e La Repubblica poi, dimostrando sempre un grande interesse per la storia del nostro Paese.

Lorenzo Bonini Ezio Mauro
Lorenzo Bonini giornalista, moderatore dell’incontro con l’autore del libro Ezio Mauro

A moderare l’incontro, che si è svolto nella sala conferenze di Confcommercio Lecco promotrice della rassegna dedicata alla lettura, il giornalista lecchese Lorenzo Bonini.

“L’anno del Fascismo: 1922. Cronache della Marcia su Roma” è un libro che attraverso un lavoro giornalistico e una medesima modalità di scrittura, ricostruisce in maniera accurata e documentata gli eventi che portarono alla salita al potere di Benito Mussolini e del suo partito fascista.

Il volume, frutto di un lungo lavoro di ricerca e di analisi delle fonti storiche disponibili, ripercorre le tappe fondamentali che hanno portato alla crescita esponenziale del Fascismo in Italia sino alla marcia su Roma del 28 ottobre 1922.

Libro Ezio Mauro
La copertina del libro “L’anno del fascismo: 1922. Cronache della Marcia su Roma”

Partendo dalle origini del movimento, Mauro ha riscotruito il clima politico e sociale dell’epoca, segnato da una crisi economica profonda, da una forte instabilità istituzionale e da una serie di tensioni sociali che alimentavano la ricerca di soluzioni radicali e autoritarie, attuatesi poi con la compiacenza di re Vittorio Emanuele III che legittimò la salita al potere di Mussolini.

“L’anno del Fascismo: 1922. Cronache della Marcia su Roma” racconta e ripercorre gli avvenimenti principali di quel periodo caratterizzati “dalla violenza, che si è dimostra tratto distintivo dell’inizio del fascimo – ha ricordato Mauro – A cominciare dall’azione metodica di distruzione dell’organizzazione socialista attraverso le squadre fasciste. Poi, tra il 1921 e il 1922, è toccato ai Comuni amministrati dalle sinistre, con i sindaci minacciati e braccati anche nottetempo nelle proprie case e costretti a dimettersi”.

Pubblico Leggermente Ezio Mauro
Il numeroso pubblico presente all’incontro

In quegli anni la geografica politica del Paese nel giro di poco tempo cambia e lo Stato Liberale va in declino nell’indifferenza totale.

“A dire il vero il sistema politico liberale – ha spiegato Mauro – Pensava di riuscire a digerire il Fascismo; a far sì, dopo un inizio di esagerazioni, che rientrasse nell’alveo del sistema. Lo stesso Giovanni Giolitti era convinto di riuscire in un certo qual modo ad addomesticarlo”.

Così non è stato, Mussolini si dimostrò abile nelle sue mosse tattiche, favorito anche da un atteggiamento accondiscendente di re Vittorio Emanuele III. “E se il fascismo probabilmente non poteva essere fermato – ha sottolineato Mauro – la Marcia su Roma sì!”.

Marcia che avvenne il 28 ottobre del 1922 e che consentì la salita al governo del Paese di Mussolini e all’insediamento del regime fascista.

Un libro, “L’anno del fascismo: 1922. Cronache della Marcia su Roma” di Ezio Mauro, che rappresenta una lettura imprescindibile per tutti coloro che vogliono comprendere meglio le radici storiche di come sia nato il fascismo in Italia e si sia insediato al potere.

Rivolgendosi al numeroso pubblico presente in sala, prima di chiudere l’incontro, lo stesso Mauro ha ricordato: “Ieri come oggi è necessario essere protagonisti del proprio tempo. Disinteressarsi sostenendo che ‘tanto è uguale’, restare indifferenti, restare a lato, è un errore madornale. Tra il votare e non votare c’è una differenza abissale, perchè non votando si rinuncia ad essere cittadini. Quindi ‘prendere parte’ “.