Planetario di Lecco, conferenza dedicata al Sole e alle sue tempeste

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Il relatore dell’incontro è Enrico Paleari

L’appuntamento è per venerdì 17 maggio alle ore 21

LECCO – Una conferenza dedicata al Sole e alle sue tempeste si terrà al Planetario di Lecco, un’occasione per comprendere meglio il Sole e le tempeste che può generare (come ad esempio lo spettacolo di venerdì scorso dell’aurora boreale, ma soprattutto fenomeni più impattanti, come l’evento Carrington). L’appuntamento è per venerdì 17 maggio alle ore 21.

“Il Sole dà spettacolo, ma può fare anche paura. Nello scorso week-end milioni di persone sono state incantate dall’aurora boreale resasi visibile fino alle nostre latitudini (l’ultima volta avvenne nel 2003). Questo per via di una fortissima tempesta geomagnetica provocata da una colossale regione attiva sul Sole: un gruppo di macchie solari grande 16 volte la Terra con brillamenti poderosi, cioè esplosioni sulla superficie della nostra stella” commenta Enrico Paleari, relatore della conferenza.

“Il tema sarà trattato nella conferenza di venerdì. Una casualità fortunata, perché la conferenza era stata programmata molto prima degli eventi dello scorso weekend. La serata si spingerà però più in là, per illustrare non solo la meraviglia delle aurore a latitudini basse, ma anche i pericoli derivanti dalla ‘tempesta solare perfetta’: l’ultima volta si verificò nel lontano 1859, nello scorso week-end ci siamo andati vicini e prima o poi ricapiterà. Si chiama evento Carrington, dal nome dello scienziato che studiò l’evento del 1859. Nel caso di un brillamento potentissimo esattamente in direzione della Terra, la nostra civiltà ipertecnologica potrebbe infatti finire in ginocchio, con gravissime conseguenze economiche e sociali” spiega il gruppo Deep Space.

Un altro appuntamento per i più piccoli si terrà sabato 18 maggio alle ore 15 con lo spettacolo “Gruby, il maialino spaziale“. Invece, domenica 19 maggio, la proiezione in cupola si terrà alle ore 10 e non alle ore 16.

Per prenotarsi alla conferenza consultare il sito www.deepspace.it