Nei capannoni il ricordo del tragico avvenimento con protagonista l’allora direttore dalla Banda di San Giovanni
Ad accompagnare la visita la Filarmonica “G. Verdi” di Lecco. L’evento nell’ambito di Prima Vera Festa di Rancio
LECCO – Ha assunto contorni gialli la visita alle Trafilerie di Malavedo organizzata nell’ambito di Prima Vera Festa di Rancio ieri pomeriggio, sabato. Nei capannoni dell’attività rievocato il delitto del maestro Paleari, in passato direttore della Banda di San Giovanni alla Castagna, avvenuto fra Laorca e Malavedo nel 1902.
Ad accompagnare il tragico racconto, inscenato dall’attrice Ancilla Oggioni, proprio le note della Filarmonica “G.Verdi” di Lecco – San Giovanni. Scelte come teatro le Trafilerie di Malavedo per il legame con un’opera realizzata dal maestro, intitolata Laminatoio di Malavedo, i cui spartiti risultano però, almeno fino a questo momento, perduti.
Cultura, cronaca nera e storia si sono mescolate durante la visita, che ha visto fare da cicerone Francesco D’Alessio, ingegnere e storico locale che ha parlato delle vicende legate alle Trafilerie, sin dagli albori delle lavorazioni nel XVI secolo, fino a ripercorrerne i passaggi più significativi. Al termine una merenda offerta a tutti i partecipanti presso bar Sole.
Coronamento di giornata si è avuto poi con il concerto per i cento anni della banda di Rancio allo Spazio Otolab, che ha aperto i festeggiamenti di questo importante traguardo. Oggi, domenica, un altro evento a celebrare l’importante anniversario, presentato in anteprima in occasione del concerto: la mostra “100 anni di musica sotto il San Martino con la banda di Rancio”, installazione fotografica e musicale visitabile dalle ore 10 alle ore 18 che va ad arricchire il progetto targato Officina Giuseppe Villa nato col nome “Siamo nati in salita”” e che oggi, giunto al capitolo V, si è evoluto in “Siamo nati (e cresciuti) suonando [in un giardino (polveroso)] in salita”, e dove “suonando” rappresenta l’elemento di novità. Un percorso nella storia della Banda di Rancio, dagli inizi fino ai giorni nostri.
L’evento sarà completato da un laboratorio dedicato ai bambini che potranno cimentarsi nella costruzione di strumenti musicali in bambù. Il laboratorio è curato da Laorca Lab, Cooperativa Sociale L’Arcobaleno e Laboratorio Petit Cadeaux.
Appuntamenti, quello alle Trafilerie di Malavedo e quelli legati alla Banda di Rancio, che rientrano nella Prima Vera Festa di Rancio in scena questo fine settimana (sabato 18 e domenica 19 maggio), giunta alla 21esima edizione. Un’occasione per scoprire gli angoli nascosti del rione, incontrare le associazioni, visitare mostre e seguire percorsi che si snodano ormai da qualche anno non solo nel rione di Rancio, ma anche a Malavedo, San Giovanni e Laorca, al cospetto del torrente Gerenzone.