L’autrice ha presentato ‘Non superare le dosi consigliate’
Annullato invece l’incontro con il Ministro Elena Bonetti, richiamata a Roma a causa di importanti impegni istituzionali
LECCO – L’accettazione di sé e il rispetto nei confronti degli altri al centro dell’incontro con Costanza Rizzacasa d’Orsogna, scrittrice e giornalista per il Corriere della Sera, ospite del Lecco Film Fest, un evento promosso da Fondazione Ente dello Spettacolo, Rivista del Cinematografo e Confindustria Lecco e Sondrio.
Questa mattina in Piazza XX Settembre a Lecco l’autrice ha presentato il suo libro “Non superare le dosi consigliate”: un romanzo ‘crudo e potente’, com’è stato definito, che racconta la storia di Matilde, bimba suo malgrado vittima di disturbi alimentari. La mamma di Matilde soffre infatti di bulimia mentre la piccola a 6 anni comincia ad ingrassare, diventando obesa. Per questo motivo tutte le sere la mamma di Matilde le da’ il lassativo. Ma Matilde non dimagrisce, anzi, continua ad ingrassare e a crescere, tra il malessere personale e il disprezzo degli altri. Fino a che, un giorno, dice ‘basta’, cominciando un percorso di accettazione non facile ma importante. Dietro Matilde, naturalmente, c’è la storia della stessa autrice.
“Quello che mi ha profondamente colpito del romanzo di Costanza Rizzacasa d’Orsogna – ha commentato la moderatrice dell’incontro Angela D’Arrigo, progettista culturale e curatrice del festival – è che è un libro coraggioso scritto in maniera sincera. Costanza alza il velo su ciò che non si vuole vedere, parla di un problema che da individuale diventa spesso culturale, prettamente femminile, la non accettazione di corpi non conformi ai canoni imposti”.
All’incontro era presente anche l’assessore alla Cultura del Comune di Lecco Simona Piazza: “Cosa si può fare, a livello culturale, per cercare di superare questo problema?” la domanda a cui l’assessore ha cercato di rispondere. “Purtroppo non è facile e credo ci sia ancora molto da lavorare – ha commentato Piazza – sicuramente i due nodi principali sono il contesto familiare, dove avviene il primo ‘incontro’ con sé e la prima accettazione, quindi il contesto culturale. Se sul primo è difficile intervenire, sul secondo abbiamo larga possibilità – ha detto l’assessore – tutti possiamo fare la nostra parte. Credo che importante sia anche dialogare con gli uomini, spesso i primi a non accettare corpi diversi dai canoni di bellezza tradizionali che vedono la donna bella solo se è alta, coi capelli lunghi, magra e tendenzialmente in tacco 12. Questo però è solo un ideale, non una persona. Il secondo lavoro da fare è proprio questo, più individuale: arrivare a vederci come persone, prima che come donne”.
“Come Matilde, la protagonista del mio libro – ha raccontato l’autrice – mi sono scontrata con la ‘lapidazione’ sociale di chi non ha un corpo conforme. Difficoltà cominciate in famiglia e che si sono trascinate avanti anche nella vita adulta, portandomi a nascondermi in casa con solo il contenuto del frigorifero a darmi consolazione rispetto a quanto, ogni volta che uscivo, dicevano di me e del mio peso. Ad un certo punto però, non senza lottare, faticosamente, è arrivata l’accettazione. Prima di tutto sono una persona – ha concluso – sono anche soddisfatta di essere riuscita a scrivere questo libro, riannodando il filo della mia storia personale: mi ci è voluto coraggio, e sono fiera di me”.
Nella mattinata di oggi, venerdì, al Lecco Film Fest, avrebbe dovuto essere presente anche il ministro per le Pari Opportunità e la Famiglia Elena Bonetti per un incontro dal titolo “Governare le scelte”. Per importanti impegni istituzionali però il Ministro non ha potuto presenziare.
QUI il programma del Lecco Film Fest
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