Leonardo è un ragazzo di sedici anni con diagnosi di spettro autistico
Appuntamento a martedì 30 luglio alle ore 20 presso la libreria Aquilario di Mandello
MANDELLO DEL LARIO – La Libreria Aquilario aprirà il cancello per ospitare la prima mostra di Leonardo Catalano, ragazzo di sedici anni con diagnosi di spettro autistico. La serata è pensata come un vero messaggio alla comunità per vedere con occhi nuovi la disabilità. L’appuntamento è in programma per martedì 30 luglio alle ore 20 presso la libreria Aquilario di Mandello del Lario.
Durante l’esposizione delle opere, interverranno il Sindaco Riccardo Fasoli, la Responsabile dei Servizi Sociali e Culturali Silvia De Battista e l’Assessore alla Cultura Doriana Pachera.
La serata sarà accompagnata dalla musica scanzonata della band “Momenti Persi“, band emergente, composta da 4 ragazzi ventenni con tanta voglia di far divertire, che presenterà i propri inediti nel corso della serata. Edo, Antonio, Loris e Samuele, fratello maggiore di Leonardo. Sono 4 giovani talenti che hanno deciso di esserci in una serata dedicata all’arte giovanile, in cui, a gran voce, si vuole dare nuovo significato alla parola “inclusione”.
“Da insegnante dell’Istituto Badoni, Presidente dell’Associazione ‘Stoppani In Musica’ e Presidente della Scuola dell’Infanzia ‘Carlo Carcano’ di Mandello del Lario, sempre impegnata a livello sociale sul territorio, in collaborazione con diversi enti e sempre a contatto con gli adolescenti, ho deciso di investire ed organizzare questo evento, il cui messaggio ritengo fondamentale in una società che, nonostante parli costantemente di inclusione, nella sostanza diventa sempre più chiusa e classificatoria, soprattutto nel rapporto tra pari” spiega Chiara Giambagli, madre di Leonardo Catalano.
“Leonardo è caratterizzato da una estrema sensibilità, per lui non è sempre facile capire le dinamiche di una società così portata al giudizio e alla classificazione, all’identificazione di una cosiddetta ‘normalità’, che tende troppo facilmente ad emarginare, piuttosto che ad integrare, nonostante le parole ‘integrazione’ e ‘inclusione’ siano ormai gli slogan di chi non ha capito fino in fondo che ‘inclusione’ non vuol dire dar diritto di vivere all’interno del mondo cercando di rendere conformi chi non potrà mai esserlo” spiega la madre di Leonardo.
“Inclusione vuol dire acquisire la capacità di apprezzare la diversità nelle mille splendide sfaccettature che essa presenta in persone ‘non conformi alla massa’, che fanno già a pieno titolo parte di questo difficile mondo” spiega Chiara Giambagli.
“Leonardo porta la sua diagnosi di spettro autistico sulle spalle da circa 8 anni. Lui è davvero particolare, poco inquadrabile, sia nella diversità, sia nella normalità, ma, come spesso accade a coloro che hanno particolari e spiccate attitudini e capacità, come succede a quelle persone per le quali sembra che non vada bene nessuna delle metodologie affinate e definite in modo omologato per classificare anche la disabilità – continua la madre di Leonardo – la diversità diventa motore di una creatività artistica talmente forte e dirompente da non poter essere ignorata”.
Leonardo, che passa ore e ore impegnato nei suoi disegni, ama raffigurare con diverse tecniche soprattutto i visi, dando espressione, attraverso luci, ombre e colori. Lui indaga le personalità e, attraverso i suoi disegni, interpreta, comprende e definisce il variopinto mondo delle personalità umana, per lui, a volte così complicate. Il disegno gli consente di capirle, decodificarle, fissarle e comprenderle.