Stefano Di Battista Quintet in concerto al Varenna Festival

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Di Battista
Di Battista

Il sassofonista romano porta un omaggio vibrante e innovativo

L’iniziativa si svolgerà venerdì 25 luglio alle 21.15

VARENNA – È attesa con grande interesse la sesta edizione del Varenna Festival, che il 25 luglio ospiterà il Stefano Di Battista Quintet. L’evento celebra il miglior jazz “made in Italy” con il gruppo guidato da Stefano Di Battista e il progetto “La Dolce Vita”, accompagnato da Andrea Rea al pianoforte, Daniele Sorrentino al basso, Luigi Del Prete alla batteria e Matteo Cutello alla tromba.

“‘La dolce vita’ non è solo il titolo di un celebre film, ma rappresenta la porta d’ingresso a un intero universo. Un mondo fatto di fantasie cinematografiche, ma anche di vita vissuta, passioni intense, eleganza senza tempo, desideri ardenti, bellezza e sogni. Un’epoca particolare della storia italiana che ha lasciato un’impronta profonda e continua a riverberarsi fino ai giorni nostri” spiegano gli organizzatori del Festival.

Stefano Di Battista si è lasciato ispirare da quel riverbero storico e ha deciso che era arrivato il momento di realizzare un album capace di unire lo splendore della grande musica italiana di un tempo con l’esigenza di mantenerla viva, luminosa e senza tempo.

Il mio obiettivo è stato esplorare una parte preziosa e affascinante del repertorio italiano, dagli anni della ‘Dolce Vita’ in poi, per portarla all’attenzione del pubblico internazionale contemporanee – spiega Di Battista – Si tratta di musiche che incarnano al meglio la cultura italiana e il talento dei nostri grandi compositori, non solo nell’epoca che certamente ha rappresentato ‘l’età d’oro’ del Paese, ma anche nell’eredità preziosa di quegli anni che continua a vivere dentro di noi”.

“Accanto alla magnifica composizione di Nino Rota, che dà il titolo all’album e ci trasporta immediatamente in un mondo fantastico e senza confini, troviamo capolavori come ‘Via con me’ di Paolo Conte e la leggendaria ‘La vita è bella’ di Nicola Piovani. Il repertorio si arricchisce di brani pop sorprendenti, come ‘Una lacrima sul viso’, resa celebre da Bobby Solo ma scritta da Iller Pataccini con testo di Mogol, e dell’eco dell’opera nella ormai classica ‘Caruso’ di Lucio Dalla – proseguono i coordinatori dell’iniziativa – Tutto questo è tenuto insieme da un sentimento intenso e da un suono perfetto, frutto dell’eccellenza di una band straordinaria composta da Matteo Cutello alla tromba, Fred Nardin al piano, Andrea Sorrentino al contrabbasso e André Ceccarelli alla batteria“.

Soprattutto, il progetto si regge sulla straordinaria capacità di Di Battista di trasformare ogni brano in qualcosa di nuovo, guidando l’ascoltatore in un magico altrove, profondamente italiano. “Lavorando su questi brani, mi sono immerso in un mondo meraviglioso – racconta Di Battista – e ho capito che il modo migliore per affrontarli era lasciarsi trasportare dalle melodie, penetrarne le radici per trovare il cuore da cui partire per l’improvvisazione. Non si tratta di semplici assoli, ma di un’unità organica fra esposizione e improvvisazione”.

Alcune scelte possono sembrare insolite, come “Con te partirò” di Francesco Sartori e Lucio Quarantotto, resa celebre da Andrea Bocelli, che nelle mani di Di Battista si trasforma in un magico ponte tra passato e presente. O ancora la “consumatissima Volare (Nel blu dipinto di blu)” di Domenico Modugno e Franco Migliacci, che il sassofonista rilegge e rilancia, cogliendo appieno lo spirito surreale della canzone. “Proporre brani come questi può essere una scommessa – confessa Di Battista – ma per me è sempre stato un piacere. Alla fine, mi sono reso conto che erano tra i pezzi più interessanti dell’album”.

E non finisce qui: definire “eclettico” il percorso di Di Battista all’interno del grande repertorio melodico italiano è riduttivo rispetto alla ricchezza delle sue esplorazioni. Da vero bandleader, guida la sua formazione attraverso territori musicali molto diversi, muovendosi tra sentimenti altrettanto vari. Dalla brillante ironia di “Tu vuò fa l’americano” di Renato Carosone, dove influenze americane e napoletane si fondono nell’improvvisazione libera della band, alla sottile malinconia di “Sentirsi solo” di Piero Umiliani, tratta dalla colonna sonora del film “L’audace colpo dei soliti ignoti”. “Un brano che non conoscevo – ammette il sassofonista – con un’atmosfera unica e frammentata, che ti immerge nel mondo ‘blue’ tipico di Chet Baker, vicino a quel demone affascinante e misterioso che caratterizza il suo universo sonoro”.

Ma l’elenco dei capolavori contenuti nell’album è ben lontano dall’essere completo: si aggiunge la magia senza tempo di “Roma nun fa la stupida stasera”, creazione dell’inarrivabile Armando Trovajoli e della celebre coppia Garinei e Giovannini; il fascino struggente della memoria con l’Amarcord felliniano, magistralmente trasformato in musica da Nino Rota; e l’arte sublime di Ennio Morricone nella composizione per “La Califfa”, che crea un delicato equilibrio tra passato, rappresentato dalle melodie originali, e presente, incarnato dalle interpretazioni intense di Di Battista e della sua band.

“Il confronto con il passato ci ha fatto sentire davvero piccoli – conclude Di Battista – perché in quelle musiche c’è un livello di arte che oggi sembra quasi irraggiungibile. Ma è proprio nel riportare in vita queste melodie, nel farle vibrare nel presente, che troviamo la nostra vera soddisfazione. Voglio godermi ogni momento sul palco: più mi diverto a suonare, più sono felice. Queste composizioni mi offrono uno spazio infinito per improvvisare, per inventare, per restare profondamente ancorato alle mie radici e alla cultura italiana, pur guardando oltre. Perché, anche quando sono nate, queste musiche non erano provinciali né limitate: con le loro melodie, i cromatismi affascinanti e la loro gioia, hanno superato ogni confine”.

Nato a Roma, Stefano Di Battista ha scoperto il jazz grazie ai dischi di Art Pepper e Cannonball Adderly. Incoraggiato a trasferirsi a Parigi dal pianista Jean-Pierre Como, che lo ascoltò dal vivo nell’estate del 1992 al Calvi Jazz Festival, si è rapidamente ambientato nella capitale francese.

Tra i suoi lavori più apprezzati spicca “Round About Roma”, pubblicato per la Blue Note, un progetto con orchestra sinfonica diretta dal Maestro Vince Mendoza definito da All About Jazz come “un capolavoro musicale che coinvolge mente e cuore”. Per la stessa etichetta ha realizzato anche “Parker’s Mood”, omaggio a Charlie Parker, e il virtuosistico “Troubleshootin”. Di Battista è un maestro del suono e della melodia, celebre per le sue improvvisazioni brillanti e il suo intenso approccio interpretativo. Dopo il successo del primo album con la Warner Music, “Morricone Stories”, torna ora con il nuovo progetto “La Dolce Vita”.

L’iniziativa avrà luogo il 25 luglio in Piazza San Giorgio, a partire dalle ore 21:15.

Ingresso libero.

Locandina
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