Merate, gremito il teatro di Pagnano per l’incontro con don Marcello Cozzi

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Don Mimmo Mapelli e don Marcello Cozzi

La serata è stata organizzata dalla Bamp, la biblioteca della frazione meratese

Don Marcello Cozzi ha presentato il libro “Dio ha le mani sporche” condividendo la sua esperienza di sacerdote impegnato nel contrasto alle mafie e nell’accompagnamento ai pentiti e testimoni di giustizia

 

MERATE – Una testimonianza vibrante, forte, capace di calamitare l’attenzione ed emozionare tutti i presenti. Era gremito il teatro Op di Pagnano mercoledì sera per l’incontro, promosso dalla Bamp, la biblioteca Alfonso Mandelli che ha da qualche mese riaperto i battenti grazie all’entusiasmo e alla determinazione di un gruppo di mamme volontarie, con don Marcello Cozzi, sacerdote da decenni impegnato sul versante del disagio sociale, nell’educazione alla legalità e alla giustizia, nel contrasto alle mafie e nell’accompagnamento ai pentiti di mafia e ai testimoni di giustizia.

Schietto e disponibile, don Marcello è arrivato a Pagnano dalla Basilicata per presentare il suo ultimo libro, intitolato “Dio ha le mani sporche. Il grido degli innocenti, le angosce dei carnefici, l’arroganza dei boss” raccontando, senza filtri, la sua esperienza personale di prete che si è confrontato più volte in carcere con collaboratori di giustizia e pentiti, dovendo abbandonare ogni comoda neutralità, mettendo in discussione certezze e convinzioni.

Incalzato dalle domande di don Mimmo Mapelli, don Cozzi ha rimarcato, prendendo a prestito le parole di David Maria Turoldo, che “ogni uomo è un’infinita possibilità”, raccontando dei percorsi, degli incontri e dei colloqui fatti non solo con chi si porta sulla pelle le cicatrici e le ferite ancora aperte dalla violenza subita ma anche da quella di cui si è stati artefici.

Don Marcello con don Sergio Massironi

Un incontro vibrante e di spessore che ha aperto tanti interrogativi e consegnato il ritratto di un’umanità sofferente con cui è necessario confrontarsi, anche se scomodo.