Olgiate, il monologo di Stefano Panzeri incanta il pubblico del Beolco Fest

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Applausi a scena aperta per il monologo “Il paese delle facce gonfie”

Si è chiuso ieri, venerdì, il Beolco Fest, la rassegna nata lo scorso anno per dare spazio alla cultura anche ai tempi del Covid

OLGIATE – Quando era piccolo Poldo si sdraiava sul prato e guardava le nuvole, candide, soffici, giocando con la fantasia con le loro forme. Le stesse nuvole diventate scure, minacciose e foriere di morte qualche anno dopo, in quella fabbrica dove in troppo poco tempo i sogni si sono trasformati in incubi.

Ha tenuto l’intero pubblico immobile sulle proprie sedie lo spettacolo “Il paese delle facce gonfie”, produzione della Compagnia La confraternita del Chianti, portata in scena ieri sera, venerdì, come ultimo appuntamento del Beolco Fest.

Stefano Panzeri
Stefano Panzeri

Sul palco, sotto l’edera che avvolge la chiesina dei San Pietro e Paolo e la sua effige longobarda, uno straordinario Stefano Panzeri, impegnato in un monologo che non ha lasciato spazio per la distrazione. Una dietro l’altra, le parole, solo all’apparenza semplici, del testo di Paolo Bignami, vincitore del Mario Fratti Award 2017, hanno costruito la storia di un disastro ambientale (nello specifico quello di Seveso, ma il caso purtroppo non è isolato) annunciato e denunciato nell’assordante silenzio di chi – dai datori di lavoro alla stampa, passando per i medici – non avevano dato assolutamente peso a quelle facce diventate improvvisamente sempre più gonfie, troppo gonfie.

Beolco Fest

“Io me lo ricordo. E se lo ricordano l’acqua, l’aria e la terra” le parole di un Poldo invecchiato dovendo fare i conti con la sua Olivia e i suoi amici andati su troppo in fretta, a chiedersi se davvero basti una parola come bonifica a cancellare le tracce di una contaminazione o di un effetto indesiderato per dirla con i termini dei bugiardini.

Dubbi e domande che hanno avvolto tutti i presenti che in una calda serata di estate hanno potuto riscoprire la forza dirompente del teatro di entrare, con il suo linguaggio, dritto dritto nell’animo regalando pensieri ed emozioni.

Applausi a scena aperta quindi per Panzeri che ha poi chiamato a fianco a sé sul palco il regista Marco di Stefano, ringraziando l’amministrazione comunale e tutti quelli che, residenti in primis, hanno creduto in una rassegna, il Beolco Fest, ormai entrata a far parte della comunità.

Riccardo Cogliati con la piccola Azzurra

Un’idea, nata in tempi di Covid e capace di trarre spunto dai (pochi) aspetti positivi di questa pandemia mondiale, che quest’anno si è impreziosita con la proposta, a inizio spettacolo, del Rikitalk, quiz a domande multiple, ideato da Riccardo Cogliati, per scaldare l’atmosfera e dare il benvenuto al pubblico che, anche ieri sera, ha gradito la proposta facendosi trovare preparato.