Dalla riflessione sul cambiamento climatico alla commemorazione delle vittime di femminicidio
Due eventi di grande valore culturale e sociale ospitati a Spazio Aperto a Osnago
OSNAGO – Spazio Aperto ha ospitato due importanti eventi nel weekend appena trascorso. Il primo, intitolato “Uno sguardo sul nostro clima”, ha visto la partecipazione del nuovo circolo di Legambiente del meratese, mentre il secondo, “Una Iris per non dimenticare”, ha avuto inizio con un ritrovo in Piazza della Pace e si è concluso con un momento di riflessione presso lo Spazio Aperto.
Il primo appuntamento, quello di venerdì 22 novembre, ha permesso al pubblico di informarsi e confrontarsi sull’argomento del cambiamento climatico. Il botanico Alessandro Gamenti ha spiegato la problematica da un punto di vista scientifico, tracciando un quadro globale oltre che locale dei cambiamenti avvenuti storicamente, con un focus particolare sugli ultimi anni nel territorio e fornendo una prospettiva di ciò che avverrà in futuro.
Grazie a Davide Castellazzi, consigliere comunale di Osnago con delega all’ambiente, sono state discusse le pratiche virtuose messe in atto dall’amministrazione, ma anche delle difficoltà che incontra un piccolo comune nel poter essere fonte di cambiamento senza la collaborazione di reti più ampie. Il consigliere comunale ha anche introdotto quali sono i piani per l’immediato futuro, invitando la comunità a farsi avanti con proposte e idee sulla tematica.
Domenica 24 novembre si è svolto il trapianto di 12 rizomi di iris, con la partecipazione dei bambini presenti, nell’ambito dell’evento “Una Iris per non dimenticare”, organizzato dal Progetto Osnago e dall’Associazione Le Iris di Trebecco di Cristina Mostosi, con il patrocinio del Comune.
Sotto la guida di Graziella Banfi e Maria Grazia Caglio, quasi 150 persone si sono riunite per riflettere sulla Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Violenza contro le Donne. Durante l’incontro, i partecipanti sono stati invitati a “fare rumore” per un minuto, rompendo il silenzio e l’omertà che spesso circondano gli episodi di violenza di genere.
Il progetto botanico è stato ideato per commemorare Paola Mostosi, sorella di Cristina, e tutte le altre vittime di femminicidio. In occasione dell’evento, è stata svelata una targa alla presenza del sindaco Felice Rocca. Successivamente, è stata scattata una foto simbolica: un mare di cornici rosse, vuote, a coprire i volti delle donne presenti, per ricordare le 71 vittime di femminicidio stimate tra ottobre 2023 e ottobre 2024. Un esplicito richiamo all’opera “Ritratto assente” di Simona Toselli, attualmente esposta presso Spazio Aperto.
La sede di via Roma 6 ha accolto il pubblico durante il momento di condivisione in cui Cristina Mostosi ha illustrato la sua attività nei comuni e nelle scuole, affrontando temi come la violenza e gli stereotipi di genere, e raccontando la sua storia.
Durante il weekend, gli artisti hanno presentato le opere esposte, tra cui il già citato “Ritratto assente” di Simona Toselli, che consiste in 71 cornici vuote disposte in vetrina. Valerio Brambilla ha invece parlato della sua opera “Futura”, un forte omaggio alle donne iraniane che resistono alla loro difficile condizione. Linda, Laura Beatrice Gerlini e Alessia Paparozzi hanno invece raccontato l’ispirazione dietro l’opera “Ricomincio da me”.
Gli interventi sono stati arricchiti dalle esibizioni della Scuola di Musica Archè, con Cecilia Musmeci al violino e la giovanissima Giulia Ferrari al violoncello. Inoltre, sono state lette poesie e utili spunti di riflessione da Graziella Banfi, Santo Oteri, che per l’occasione ha composto un brano e alcuni aforismi, e dalla scrittrice Roberta Leonardi, che ha reso omaggio a Paola Mostosi con una poesia scritta per lei, pubblicata nel libro “Lettere da Viola”.