Sabato 15 la cerimonia di srotolamento dello striscione che verrà esposto sulla facciata della sala civica
“Un gesto semplice, con una forza simbolica straordinaria, per promuovere attivamente una comunità che sceglie la pace”
OSNAGO – “Questo Comune R1PUD1A la guerra”: è lo striscione che verrà esposto sulla facciata della sala civica Sandro Pertini sabato prossimo, 15 febbraio, durante l’iniziativa messa in campo dall’amministrazione comunale per aderire alla campagna promossa da Emergency.
Alle 10.30 è in programma lo srotolamento dello striscione sulla facciata dell’edificio che ospita la sala civica con l’intervento del sindaco Felice Rocca e del portavoce di Emergency. Seguirà, alle 11, in piazza Vittorio Emanuele II, la performance artistica a cura del maestro Bruno Freddi e dell’associazione La Voce del Corpo.
“Un gesto semplice, con una forza simbolica straordinaria, per rappresentare un segno tangibile di unione e determinazione nella difesa dei più alti valori costituzionali e a farsi parte attiva con la cittadinanza, attraverso iniziative e incontri dedicati, per promuovere attivamente una comunità che sceglie la pace” fa sapere l’assessore alla Cultura Norberto Ambrosiano.
“L’articolo 11 della Costituzione italiana recita: “L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali e consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni e promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo”. Da oltre trent’anni Emergency ci racconta la verità comune a tutte le guerre: le vittime. E proprio per questo ci invita a ribadire perché ripudiamo la guerra, sempre, e oggi, in un mondo dove le guerre aumentano e la spesa militare continua a crescere, ripudiare la guerra non è solo un principio fondativo della nostra Costituzione, ma un dovere morale per proteggere il futuro delle generazioni a venire. La soluzione non è semplice, lo sappiamo. Ma, insieme, vogliamo trovare tutte le azioni concrete che possano fare la differenza”.