Tisane depurative, detersivi eco e fai-da-te: un successo la “Festa con le erbe” a Galbiate

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L’esperto Francesco Giordano ha guidato i presenti alla scoperta delle proprietà di foglie ed erbe spontanee

GALBIATE – Sabato (15 ottobre) nella splendida cornice del Monte Barro, complice il bel tempo, si è tenuta la seconda edizione della “Festa con le erbe” organizzata dall’Ostello del Monte Barro e dalla Casa delle erbe vagabonde.

Dalle 10.30 alle 18 i visitatori hanno avuto la possibilità di immergersi nel mondo del benessere attraverso vari stand che proponevano massaggi,  pietre per la crisalloterapia, fiori di Bach, olii essenziali per l’aromaterapia, miele, cuscini per la cervicale biologici e profumati di lavanda, ciondoli artistico-energetici, libri in lingua originale per bambini e ragazzi e la possibilità di partecipare alla camminata di riconoscimento delle erbe spontanee edibili guidata da Francesco Giordano della casa delle erbe vagabonde.

Un nutrito gruppo di persone si è lasciato coinvolgere nella ricerca e nell’osservazione diretta delle erbe, nella raccolta e nella successiva preparazione di pesti e tisane. Giovani, famiglie con bambini e ragazzi, persone provenienti anche da fuori provincia hanno aderito con entusiasmo alla proposta e realizzato il proprio erbario incollando su un apposito quaderno l’erba appena raccolta annotando a lato le caratteristiche fisiche, le proprietà curative e le modalità di utilizzo.

Si è così scoperto che con la farina delle “castagne matte”, quelle dell’ippocastano, che non si devono mangiare, si può realizzare un detersivo naturale ed ecologico; che i fiori del comunissimo tarassaco si possono fare in pastella come quelli di zucchina mentre le foglie si possono gustare crude in insalata e leggermente lessate nei ripieni per torte salate e pasta fresca. “Anche la silene è molto comune nella nostra zona – ha raccontato Francesco Giordano – contiene tantissima vitamina C e numerosi sali minerali; è ottima lessata in zuppe, frittate e risotti;  la raccomandazione è sempre quella di non raccogliere le erbe se non si è sicuri perché molte si assomigliano fra loro e tante sono tossiche ed alcune anche velenose. L’edera, ad esempio – ha concluso – non va mangiata perché contiene una sostanza irritante chiamata saponina però con le sue foglie si possono realizzare sali da bagno che curano i reumatismi”.

Al termine del percorso bambini e ragazzi hanno realizzato il pesto con foglie di centocchio, tarassaco e semi di girasole gustato su tartine decorate con petali di margherita e trifoglio rosso che sono andate a ruba. Soddisfazione palpabile sia fra i partecipanti che fra gli organizzatori al punto che si pensa già alla prossima edizione.