LECCO – Sabato 7 maggio alle ore 21 al Teatro della Società di Lecco avrà luogo un importante incontro tra il professor Philippe Daverio e il pubblico lecchese.
L’evento s’inserisce negli incontri di approfondimento collaterali alla mostra a “A grandi bracciate nell’oscurità. Identità e luoghi nell’opera di Gaetano Orazio”, organizzata in collaborazione con Assocultura – Confcommercio Lecco, in occasione della VII edizione della rassegna culturale “Leggermente”.
Philippe Daverio, storico dell’arte, scrittore, personaggio televisivo italiano, è anche professore ordinario presso la Facoltà di Architettura dell’ Università degli Studi di Palermo. Dirige per la casa editrice Giunti di Firenze la rivista di Storia dell’ Arte “Art e Dossier”, è membro del Consiglio della Fondazione Cini di Venezia e Direttore scientifico del Museo del Duomo di Milano. Ha inoltre per dieci anni scritto e condotta la trasmissione televisiva Passepartout per Rai 3. È autore di una serie di libri sulla Storia dell’ Arte per la casa editrice Rizzoli, scrive per il Corriere delle Sera, per il Quotidiano Nazionale e per l’Avvenire.
In che modo l’identità si fa strada nel mondo dell’arte? A questa domanda hanno cercato di rispondere poeti, letterati, artisti e pittori. Nessuno è mai giunto ad una riflessione ben definita ma, con difficoltà, ognuno di loro ha cercato di elaborare una propria “teoria sull’identità”, chi cercando di identificarsi con altro da sé, con l’alterità, chi con una ricerca in continuo divenire, basata sulla natura e i suoi quattro elementi.
L’individuo in che cosa può ricercare se stesso? Innanzitutto riflettendo sul proprio modo di essere, poi in relazione a un contesto più ampio, e cioè gli altri, infine nella natura, esemplificata nei boschi, nel suolo, nell’aria e nelle acque. Il professor Daverio, invitato a dibattere su questo complicato argomento, avrà modo di spiegare il suo punto di vista in merito alla relazione tra arte e identità.