16° Premio Carlo Mauri: passerella
per i vincitori

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LECCO – Premiazione e “passerella” finale per i vincitori del concorso nazionale narrativa di montagna dedicato all’alpinista lecchese Carlo Mauri in una sala don Ticozzi strabordante.

Presenti numerose autorità civile e istituzionali, ma anche tantissimi alpinisti di ieri e di oggi. In prima fila non è mancata la figlia di Carlo Mauri, Francesca, e in platea presenti anche il fratello del “Bigio”: Ezio e  il nipote anche lui Ezio, entrambi protagonisti e “controfigure” nello splendido film realizzato dai registi lecchesi Sabrina Bonaiti e Marco Ongania intitolato “Carlo Mauri. Un viaggiatore ai confini del mondo” presentato sempre venerdì sera prima delle premiazioni. Un film davvero significativo e toccante che ripercorre la vita del “Bigio” e soprattutto il suo profondo rapporto con la montagna prima e con il viaggio alla scoperta del mondo poi.

Dopo gli applausi scroscianti con i quali è terminata la proiezione sul palco sono stati chiamati i vincitori del premio Carlo Mauri. Ad aggiudicarsi l’edizione 2012 della sezione narrativa è stata Michela Ivancich con “Trasporto eccezionale” premiata dal consigliere regionale Carlo Spreafico (PD), al secondo posto Domenico Flavio Ronzoni con “L’ultima cima di Don Achille” che ha ricevuto il premio dal consigliere provinciale Ferdinando Ceresa (Lega), sul terzo gradino del podio  un abituè del premio Mauri: Valter Guglielmetti con “Prima della cerimonia” premiato dal sindaco Virginio Brivio. Premiati dal direttore di Acel Service Angelo Fortunati il quarto e il quinto classificato, rispettivamente Roberto Merli (Perchè?) e Gloria Gelmi (Tonta chica Y loca Senora).

Il premio unico alla saggistica è stato assegnato a Ruggero Meles con “Kurgan: l’ultima esplorazione di Carlo Mauri” premiato da Carlo Conca presidente di Unicalce, mentre il premio speciale aggiunto sempre della sezione saggistica è andato a Barbara Garavaglia con: “Montagna senza compromessi” presente in sala. Infine, ma non da ultimo, il premio unico “saggio scuole superiori lecchesi” è stato assegnato a Matteo Laudiano con “Spirito italiano” premiato dall’imprenditore Sergio Longoni.

Al termine della premiazione spazio all’alpinista torinese nonchè Accademico del Cai Ugo Manera che ha presentato “Dal classico al moderno” – attraverso oltre mezzo secolo di scalate” un escursus tra i suoi grandi giorni nel periodo che si pone a cavallo tra l’alpinismo di stampo rigorosamente classico di Carlo Mauri e Walter Bonatti e l’avvento dell’arrampicata sportiva moderna.

In molti hanno voluto ringraziare Renato Frigerio, vero e proprio motore di questa iniziativa per conto del Gruppo Gamma presieduto da Giovanni Pomi e dall’Uoei presieduta da Roberto Chiappa, e sostenuta da Regione, Provincia e Comune oltre che dà alcuni main sponsor.