LECCO – “Prospettive sull’arte come veicolo” è questo il titolo dell’importante iniziativa che si svolgerà tra Lecco e Milano con incontri con il Focused Research Team in Art as Vehicle del Workshop di Jerzy Crotowski e Thomas Richards.
Iniziativa promossa dall’associazione Frammenti di Filosofia presieduta da Enrico Bassani, Teatro Invito presieduto da Luca Redaelli, Mechrì Laboratori di Filosofia e Cultura presieduto da Florinda Cambria con il sostegno della Provincia e del Comune di Lecco.
Il Focused Research Team in Art as Vehicle svolge da anni un’approfondita ricerca nell’ambito dell’ “arte come veicolo”, una prassi messa a punto dal “Workcenter of Jerzy Grotowski and Thomas Richards” sin dalla sua fondazione e basata sul lavoro con antichi canti di tradizione.L’”arte come veicolo” indaga il modo in cui le arti performative possono essere strumento di trasformazione della percezione e della presenza dell’artista, mezzo per il risveglio di aspetti sottili dell’esperienza, attraverso il lavoro su flussi strutturati di azione e di canto.
Nel programma che scandirà le “Prospettive sull’arte come veicolo” saranno nove gli incontri, quattro dei quali si svolgeranno nel capoluogo manzoniano (programma integrale) a cominciare dal Workshop (posti già esauriti) condotto da Cécile Richards che si terrà da venerdì 17 a domenica 19 novembre allo Spazio Teatro Invito di via Ugo Foscolo a Lecco, dal titolo “Il canto e l’azione”.
Sempre venerdì 17, e sempre allo Spazio Teatro Invito, proiezione del film ACTION in Aya Irini presentato da Cécile Richards, appuntamento aperto a tutti, con inizio alle 21.
Terzo appuntamento lecchese, con il quale si chiuderà il calendario di eventi, è in programma per martedì 28, con la tavola rotonda “L’arte come veicolo” promossa da Frammenti di Filosofia e coordinata da Enrico Bassani in occasione della quale Thomas Richards dialogherà con Florinda Cambria e Carlo Sini (inizio alle 21 presso la sala Ticozzi).
“L’arte come veicolo è un’espressione coniata da Peter Brook, dove per veicolo si intende la possibilità di movimento, una sorta di mezzo di trasporto – spiega Cambria – Quindi la possibilità di un’arte come strumento di trasporto verso esperienze non rappresentative ma energetiche”.
A spiegare il trait-d’union tra filosofia e arte lo spiega Bassani attraverso le parole del filosofo Carlo Sini: “Filosofia significa pratica che entra in chi la frequenta e che opera un cambiamento. Credo che teatro e canto di Thomas Richards appartengano allo stesso orizzonte della filosofia”.
“Sarebbe buona cosa che i lecchesi capiscano l’importanza di questa iniziativa – spiega Luca Redaelli – E siamo onorati di essere stati coinvolti in questo progetto”.
Soddisfazione anche da parte del consigliere provinciale con delega alla Cultura Luigi Comi: “E un piacere condividere questo progetto e il nostro intento è quello di promuovere l’arte, il teatro e la cultura filosofica avvicinando il pubblico lecchese”. Per l’assessore comunale alla Cultura Simona Piazza: “E’ una collaborazione che si rinnova quella con Frammenti di Filosofia, Mechri e Teatro Invito. L’auspicio e l’obiettivo è quello di coinvolgere il pubblico giovanile anche attraverso i percorsi di workshop. Mi auguro sia una collaborazione che si possa ampliare in futuro, riportando in città un prezioso dialogo filosofico”.