San Tomaso, in 22 al corso per nuovi volontari del museo della vita contadina

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Primo incontro di formazione al centro culturale Fatebenefratelli

“Un grazie all’impegno costante dei gruppi di Volontari, innamorati del nostro territorio”

VALMADRERA – Nei giorni scorsi si è svolto il primo incontro di formazione per nuovi volontari presso il Museo della vita contadina di San Tomaso, di proprietà dal 2002, della Comunità Montana Lario Orientale Valle San Martino.

Alla serata è intervenuta Michela Capra, etno-antropologa, sul tema “I musei etnografi” fornendo un importante metodo di confronto con altre realtà museali riconosciute a livello regionale.

22 gli iscritti che stanno partecipando al corso a cui si sono aggiunti 3 uditori esterni. E’ possibile partecipare anche alle singolo serate. Oggi, 13 maggio, è in programma la seconda serata con la dottoressa Giovanna Virgilio e Gianni Magistris dal titolo: “Sulle tracce dei Fatebenefratelli fra San Tomaso e l’antico borgo di Valmadrera”. Il corso è in programma al Centro Fatebenefratelli di Valmadrera, ore 21.

Carlo Greppi, presidente della Comunità Montana precisa che “Il senso di questo corso è anche quello di aggiornare le persone già in servizio e di far conoscere ai bambini e ai giovani (tramite le scuole e gli insegnanti) il patrimonio culturale e naturalistico di proprietà della Comunità Montana, che è ‘bene pubblico’ nel senso nobile del termine: di tutti, a disposizione di tutti, aperto a tutti”.

“Anche se in questi anni di crisi è stato difficile mantenere e curare le nostre proprietà, il nostro Ente ha cercato di non alienarle perché le nostre sedi (Villa Ronchetti a Galbiate e Villa de Ponti a Calolziocorte), le nostre Collezioni Museali (Museo della Vita Contadina, Casa Museo di Villa Gerosa e Giardino Botanico di Villa De Ponti) i terreni agricoli e boschivi (a San Tomaso e ai Piani Resinelli), con i nostri prodotti locali raccontano la nostra storia, le nostre tradizioni e conservano le nostre identità – continua Greppi -. Grazie all’impegno costante di più gruppi di Volontari, innamorati del nostro territorio e delle sue tradizioni, la Comunità Montana riesce a mantenere aperte e funzionanti in particolare modo le collezioni museali, dove sono custoditi oggetti e ricordi che meritano di essere raccontati e conosciuti della nostra gente”.