“Scarti di vita”: a Valmadrera la mostra fotografica di Gian Maria Zapelli tra sostenibilità e riuso

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Il fotografo Gian Maria Zapelli

Ritratti che raccontano il valore dei gesti quotidiani legati al riciclo e al riutilizzo

Dal 8 al 30 novembre presso lo spazio FBF del Centro Culturale Fatebenefratelli

VALMADRERA – Dal 8 al 30 novembre 2025, lo Spazio FBF del Centro Culturale Fatebenefratelli di Valmadrera ospiterà la mostra fotografica Scarti di vita. Volti e scelte di responsabilità” del fotografo lecchese Gian Maria Zapelli, promossa dalla Città di Valmadrera, SILEA e il Centro Farmaceutico Missionario.

Gli scatti ritraggono donne e uomini nel momento in cui si separano da un proprio oggetto o rifiuto, un gesto quotidiano ma simbolico, che testimonia come ciò che viene scartato possa ancora avere valore attraverso il riciclo o il riuso. Le fotografie sono state realizzate nei mesi di marzo, aprile e maggio 2025 presso i centri di raccolta di Valmadrera e Lecco e nelle sedi del Centro del riuso gestite dal Centro Farmaceutico Missionario.

“Questo progetto è innanzitutto un inno all’impegno per la sostenibilità, al riutilizzo e al riciclo. Il volto e gli oggetti tenuti nelle mani dei protagonisti diventano parte di una narrazione straordinaria dell’ordinario: le fotografie raccontano lo scarto come gesto civile – spiega l’autore e fotografo Gian Maria Zapelli. – È il gesto di chi consegna un rifiuto a un centro di raccolta per il suo riciclo invece che abbandonarlo, o di chi affida un oggetto ancora utile a un centro del riuso invece di disfarsene senza pensieri. Aver cura del proprio scarto, del pezzo della propria vita da cui ci si separa, è un’azione di valore: tutela l’ambiente e consente a beni e materiali di avere un nuovo futuro”.

L’inaugurazione è prevista per sabato 8 novembre alle ore 11. La mostra sarà aperta secondo i seguenti orari:

  • Martedì – giovedì: 17:00 – 19:00
  • Sabato: 16:00 -19:00
  • Domenica: 10:00 – 12:30 / 15:00 – 18:00

Accanto all’esposizione, sono previsti momenti formativi sull’economia circolare rivolti agli studenti a cura di SILEA, e un workshop di fotografia condotto da Gian Maria Zapelli insieme al Centro Fotografico Gianni Anghileri di Valmadrera.

Il Sindaco di Valmadrera Cesare Colombo commenta: “Vi è più di una buona ragione per la condivisione di questa mostra da parte dell’amministrazione comunale di Valmadrera e non un mero sostegno formale o la messa a disposizione del rinnovato spazio espositivo del Centro culturale Fatebenefratelli. Si incrociano infatti non solo gli sguardi ed i gesti delle persone che sono al centro dell’evento, sapientemente ritratti e offerti alla riflessione civile e condivisa dal fotografo. In filigrana si incontrano le azioni a favore della sostenibilità che non è un concetto astratto ma il delicato equilibrio tra ciò che facciamo, ciò che “produciamo”, ciò che lasciamo nell’immediato ma anche e soprattutto alle generazioni future. Gli stessi soggetti che co-propongono la mostra sono impegnati insieme, pur con ruoli e responsabilità distinte, su questo obiettivo.”

“C’è l’azione responsabile di cittadini e imprese che consegnano un bene, non sempre rifiuto, che non svolge più la sua funzione originaria ma può generare altro: dal riciclo a favore di energia o altre materie al riuso con operazioni di adattamento che sempre più stanno diventando una priorità del lavoro svolto dal Centro missionario farmaceutico. Alla sostenibilità ambientale si affianca quella economica e lavorativa: il riuso e le azioni manutentive e di adattamento che lo precedono generano lavoro e occupazione, spesso anche con un travaso di competenze “artigianali” che superano le barriere linguistiche, l’età, le professioni: si innesta una sorta di formazione sul campo. Infine, la sostenibilità sociale vale a dire inserire nel circuito della soddisfazione dei bisogni di vestirsi, arredare, avere gli elettrodomestici di base, abbellire la propria casa, oggetti che rivivono, gratuitamente o a costi contenuti e questo diventa opportunità di stabilità ai progetti famigliari. In definitiva gli sguardi ritratti trasmettono un’energia “altra” per la crescita della nostra comunità”, conclude il Sindaco.

Dario Stefanoni, Presidente del Centro Farmaceutico Missionario, prosegue: “Come volontari e operatori del Centro Farmaceutico siamo abituati a fare, ed a trasmettere i valori in cui crediamo tramite il nostro impegno quotidiano.  Rifuggiamo dai riflettori, ma pubblichiamo ogni stagione una rivista che vuole comunicare i nostri valori e proponiamo incontri.  Ma quando abbiamo incontrato sulla nostra strada il fotografo Zapelli che con discrezione, gentilezza e umanità ha “ritratto” gesti, cose e soprattutto persone che sono alle prese con il ridefinire la propria esistenza, lo abbiamo visto come un ‘occasione importante per trasmettere ancora meglio il concetto che ambiente e persone devono andare insieme verso un miglioramento radicale. Ci auguriamo che questi scatti, che ci riguardano come realtà operativa,  siano una provocazione positiva ad allargare gli sguardi di tutti i cittadini senza pregiudizi”.

Francesca Rota, presidente di Silea, conclude: “La mostra Scarti di Vita racchiude una serie di ritratti che colgono uomini e donne nel gesto – tanto semplice quanto simbolico – di separarsi da un oggetto presso i centri di raccolta e presso i centri del riuso.  Un gesto che segna la fine di un ciclo e, al tempo stesso, l’inizio di un altro: la possibilità di avere una seconda vita grazie al riuso, oppure di assumere una nuova forma mediante il riciclo. Sono immagini di grande forza evocativa, capaci di raccontare in un solo scatto diversi piani narrativi. Ci sono le storie passate degli oggetti, che hanno accompagnato le nostre vite e hanno esaurito la loro funzione; ci sono le storie presenti dei cittadini che scelgono comportamenti responsabili; e ci sono infine le storie future, quelle che gli oggetti torneranno a raccontare trasformandosi in nuove risorse. Silea ha sostenuto con convinzione ed entusiasmo il progetto di Gian Maria Zapelli: con questa mostra, l’arte si fa strumento di consapevolezza, capace di sensibilizzare e ispirare, di mostrare come anche nei gesti più comuni possa nascondersi una bellezza che parla di rispetto per le persone, per le cose e per il pianeta”.