Un incontro con Gianfranco Scotti
L’iniziativa si svolgerà mercoledì 19 marzo alle 16 in Comunità Montana a Barzio
BARZIO – Presso La Comunità Montana Valsassina, l’Università della Terza Età Valsassina ospiterà un incontro imperdibile dedicato a Pinocchio. L’evento vedrà come protagonista lo scrittore Gianfranco Scotti, che ha tradotto il celebre racconto di Collodi in dialetto lecchese. Sarà un’occasione per approfondire la figura di Pinocchio e il suo autore, un pilastro della letteratura italiana.
Una riflessione interessante si pone sul percorso dell’Italia, che in oltre un secolo e mezzo è riuscita a “crescere” oppure è ancora nella sua fase “grezza”? Un interrogativo che sicuramente stimolerà il dibattito.
“Chi crede che ‘Pinocchio’ sia solo un libro per ragazzi, una semplice favola da raccontare ai bambini prima della buonanotte, si sbaglia di grosso. Come affermava il grande Alberto Asor Rosa, professore di Italiano alla Sapienza di Roma, ‘Pinocchio’ è una potente metafora della giovane Italia di allora, che, da burattino di legno, desidera trasformarsi in un bambino in carne e ossa” spiega Enrico Baroncelli, Presidente Unitre Valsassina.
Carlo Collodi, toscano di nascita, fu un fervente patriota: partecipò alla Prima Guerra di Indipendenza nel 1848, combattendo con i volontari toscani nelle battaglie di Curtatone e Montanara, inizialmente vittoriose. Ma perché Pinocchio è visto come una metafora dell’Italia? Il Presidente Unitre Valsassina spiega: “Perché il celebre burattino trasmette insegnamenti morali di grande valore. Pinocchio, infatti, ci insegna a diffidare di personaggi ambigui e pericolosi, come Mangiafuoco, pronto a sacrificare i burattini per scaldarsi, e, soprattutto, a stare lontani dai cattivi consiglieri che promettono guadagni facili senza sforzi. Al contrario, ci invita ad ascoltare i buoni consigli, come quelli del ‘Grillo parlante‘, che raccomandava sempre prudenza e saggezza”.
Enrico Baroncelli aggiunge: “Cattivi consiglieri come il Gatto e la Volpe, ad esempio, che ingannano Pinocchio suggerendogli di seppellire le monete d’oro nel terreno, promettendo che da esse crescerà l’albero dei soldi, con l’intento di derubarlo quella stessa notte. O, ancor più, Lucignolo, che induce Pinocchio a rinunciare alla scuola (annullando i sacrifici di Geppetto, che aveva faticato per comprargli libri e vestiti), per condurlo nel ‘Paese dei Balocchi’, dove tutto sembra splendido e divertente, ma che si rivela essere una trappola: il giorno dopo, tutti si trasformano in asini con le orecchie lunghe”.
“Ecco, nella storia italiana, sia recente che passata, ne abbiamo visti tanti di Lucignolo. Ma proprio ora, c’è uno molto pericoloso dall’altra parte dell’Oceano Atlantico, che promette una ‘Golden Age’ ai suoi compatrioti. Forse meriterebbe di ricevere una copia di Pinocchio tradotto in inglese. In pochissimo tempo, però, ha fatto perdere centinaia di miliardi di dollari ai suoi amici imprenditori, mandando in crisi le Borse, e ne farà perdere ancora con la sua scellerata politica dei dazi” sottolinea il Presidente.
Il Presidente dell’Unitre Valsassina aggiunge un ulteriore riflessione sul burattino: “Pinocchio crescerà davvero solo quando capirà che i risultati veri si ottengono con impegno, sudore e le proprie forze, e non attraverso le false promesse degli imbonitori o le menzogne, che non fanno altro che far crescere il suo naso”.
“Dimenticavamo di parlare della Fata Turchina. Chi rappresenta questa figura? A mio parere, potremmo considerarla simbolicamente come la ‘buona stella’ che, in realtà, protegge sempre gli italiani, intervenendo nei momenti di maggiore difficoltà per salvarli dai guai più gravi. Questo accade perché, in fondo, gli italiani sanno sempre rimboccarsi le maniche. Speriamo che questa volta sia sufficiente” conclude Enrico Baroncelli.
L’iniziativa si svolgerà mercoledì 19 marzo alle ore 16 in Comunità Montana a Barzio.